(In)differenza ovvero un anno scolastico "senza libri" e senza rimborsi
- / 22 Settembre 2016
- / Scuola
di Dimitris Argiropoulos
“Ogni volta che si disegna un nuovo ordine, vi รจ sempre un difetto importante: qualcuno non riesce a trovare posto nel disegno e perciรฒ diventa, secondo il nuovo modello, superfluo”.
Zyngmunt Buaman
Le scuole sono aperte da alcuni giorni e chi fa parte del suo organico, da docente stabile o precario, registra con responsabilitร e con preoccupazione la prima difficoltร relativa agli alunni provenienti dalle famiglie piรน vulnerabili. Le scuole della periferia, della povertร economica e relazionale, le famiglie migranti e dei profughi si trovano davanti l’ im-possibilitร di ottenere i libri scolastici per i loro figli e figlie che frequentano la scuola quest’anno.
Il disegno delle opportunitร prevede – e cito direttamente dal sito del municipio di Bologna . il “contributo per l’acquisto dei libri per gli allievi delle scuole secondarie di primo e secondo grado“. Anche per l’anno scolastico 2016/2017 sarร possibile presentare domanda per ottenere un contributo per l’acquisto dei libri richiesti dalla scuola.
Cambiano perรฒ le modalitร di invio della domanda, che potrร essere presentata esclusivamente on-line utilizzando l’applicativo predisposto da ER.GO e reso disponibile all’indirizzo internet https://scuola.er-go.it.
Occorre quindi:
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avere disponibilitร di un indirizzo e-mail e di un numero di cellulare nazionale; registrarsi, inserendo i dati richiesti. Attenzione: chi si registra dovrร essere una
- persona autorizzata a fare domanda, ovvero:
- uno dei genitori dell’alunno;
- altra persona avente la tutela legale dell’alunno;
- l’alunno giร maggiorenne;
- al termine della registrazione occorre accedere alla casella di posta elettronica indicata per attivare l’account, quindi entrare nel programma di presentazione della domanda utilizzando le proprie credenziali di accesso.
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Nella prima pagina di accesso dell’applicativo รจ possibile scaricare la guida contenente le indicazioni per effettuare la registrazione al sistema. Ci si puรฒ registrare anche prima dell’1 settembre, cosรฌ da essere giร pronti, per quella data, a compilare la richiesta di contributo. Inoltre, nella guida si possono trovare le indicazioni utili alla compilazione della richiesta di contributo on-line, che potrร invece essere inoltrata solo nel periodo di apertura del bando.
Si puรฒ presentare domanda esclusivamente nel periodo dal 1 al 30 settembre 2016. Le domande presentate dopo il 30 settembre 2016 non potranno essere accolte.
Il modello del superfluo prende corpo nelle parole dei docenti:
“Molti genitoriย nonย si sono fatti vivi, quindi il problema dei libri nemmeno se lo pongono, altri dicono di non avere le capacitร e vorrebbero unaย assistenza, alcuni si muovono in autonomia.ย Per i due terzi dei ragazzi il rischio รจ di non avere i libri.
ร molto improbabile che le famiglie risolvano la situazione. Anche la possibilitร del rimborso, a fronte di un anticipo, non elimina il problema.”
“La scuola non riesce a fare da sportello ai genitori, ma sente molto il problema per le ripercussioni sull’apprendimento degli studenti. Tecnicamente basterebbe avere nei Quartieri una postazione internet con un computer e un operatore per far compilare a chi non ci riesce da solo. Meglio sarebbe semplificare il rapporto tra scuola e fornitore libri, con un giro di partita senza costi aggiuntivi. Le famiglie dovrebbero comprare i libri e ottenere il rimborso tramite domanda. Per le famiglia dei nostri alunni le difficoltร sono innumerevoli e il rischio รจ che poi i ragazzi non hanno i libri perchรฉ non li comprano”.
Il nodo รจ resistente perchรฉ il disegno non prevede le difficoltร e le sue articolazioni. Non va oltre a quella informativa impostata sul clic delle App e su una sequenza omologata universalmente. Manca tutto ciรฒ che potrebbe accompagnare l’informazione, facilitando la comprensione dei suoi significati e renderla fruibile. Mancano nelle famiglie, povere o di cultura altra, i computers o altra strumentazione e mancano capacitร poter usare in modo “adeguato” gli strumenti informatici andando oltre il Facebook… manca, strumentazione e alfabetizzazione, alle tecnologie di oggi per poter permettere i collegamenti, anche con l’Amministrazione pubblica. In questa complessitร , per rendere comprensibili e fruibili le opportunitร , ipotizzate e strutturate, manca la mediazione, manca la qualitร di sostegno che informa usando codici consoni al livello dell’interlocutore, che spiega, che promuove, che collega.
Manca la mediazione che รจ collante di comunitร , di cittadinanza, di diritti esigibili. Manca la mediazione, che รจ, e che, diventa conoscenza. Al suo posto troviamo la descrizione negativa, il razzismo differenzialista, le retoriche delle regole che “gli stranieri non rispettano”, l’indotto della gestione dell’Altro che resiste all’integrazione… E soprattutto quel razzismo istituzionale che colloca gli alunni “senza libri” nella categoria dei BES (bisogni educativi speciali) medicalizzando l’educazione e la scuola, annullando una magnifica possibilitร di fare cultura e intercultura, nella scuola e nella cittร .
Manca sensibilitร e educazione per creare convivenza, ed รจ questa che si crede superflua, inutile, eternamente evitabile. Manca quella intelligenza di governo per conquistare dignitร e divenire Comune poichรฉ รจ stata persa l’intenzionalitร e la capacitร , da parte degli Enti Locali, di rendere visibili e rispondere alle fragilitร .
Manca un’idea di responsabilitร che affronta l'(in)differenza.