Il patto di cemento tra Salvini e Bonaccini

di Linda Maggiori /
9 Gennaio 2024 /

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La Motor Valley scalda i motori per il nuovo anno e dopo l’incontro a Roma (il 29 dicembre) tra il ministro alle Infrastrutture Matteo Salvini, il presidente dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini e l’assessore regionale Andrea Corsini, il 17 gennaio è prevista una nuova riunione tra Regione e Governo per avviare la fase operativa. Oggetto del «patto di cemento» è lo sblocco della Bretella Campogalliano-Sassuolo, della Cispadana e l’ampliamento dell’Autodromo di Imola. L’intesa Lega-Pd per l’avvio delle opere ha però mandato su tutte le furie gli ambientalisti.

I VERDI, che siedono in maggioranza in Regione, minacciano di togliere l’appoggio per le prossime elezioni regionali, previste nel gennaio 2025: «La Bretella partirà solo quando, come dice Salvini, ’saranno sbloccati gli ultimi ostacoli al rinnovo della concessione con Autobrennero’. L’opera quindi, oltre ad essere inutile e superata, è funzionale al rinnovo della concessione, che invece deve andare obbligatoriamente in gara, vera, competitiva e non lesiva dei principi della concorrenza – attacca il portavoce di Europa Verde -Verdi Paolo Silingardi -. Se la linea politica di Bonaccini è fare accordi con la Lega, in primis per chiedere il terzo mandato, sappia che Europa Verde non è un alleato disponibile a lavorare con chi trascura gli interessi del territorio e della città».

ANCHE RECA, la Rete Emergenza Climatica e Ambientale che riunisce associazioni e comitati in tutta la regione, fa sentire la sua voce: «La logica predatoria è trasversale e asfalta la nostra regione con il falso mito della crescita infinita. Queste opere sono colate di cemento devastanti, buchi neri per i soldi pubblici, in un territorio già abbondantemente impermeabilizzato e fragile, soggetto a frane e alluvioni. È chiaro che nuove strade e autostrade non diluiranno il traffico ma lo attrarranno in un circuito vizioso che porta con sé inquinamento, consumo di suolo e maggiore incidentalità».

LA CISPADANA, che collegherà il casello Reggiolo-Rolo dell’A22 alla barriera di Ferrara Sud sull’A13 (lunga 64 km) in project financing, avrà un costo (lievitato negli anni) di 1,7 miliardi di euro di cui 879 milioni di fondi pubblici. «Esiste una valida alternativa che è la strada a scorrimento veloce, già in parte realizzata» spiega Stefano Tagliavini, portavoce del Coordinamento No Cispadana, «oltre al potenziamento della ferrovia che scorre parallela alla Cispadana». Anche sulla Bretella pende il rinnovo della concessione Autobrennero.

LE ASSOCIAZIONI locali hanno proposto la «bretellina» ferroviaria e nel 2022 hanno fatto un esposto alla Commissione europea contro l’ipotesi di rinnovare la concessione dell’A22 all’Autobrennero, scaduta nel 2014. «Si tratterebbe di una gara falsata dal diritto di prelazione all’Autobrennero e questo va contro il principio di concorrenza. Questo ricorso è ancora all’esame della commissione» spiega Mauro Solmi portavoce del Comitato No Bretella Sì Mobilità Sostenibile. Nel frattempo il Consiglio comunale di Modena, compreso il Pd, a ottobre scorso aveva votato un ordine del giorno chiedendo di rivedere il progetto della Bretella. Ordine del giorno che non è piaciuto alla Regione.

ALTRA OPERA a cui tengono Bonaccini e Salvini è l’ampliamento dell’Autodromo di Imola, richiesto dalla Formula 1 per garantire il Gran Premio. Un autodromo però molto contestato da residenti e ambientalisti, che ha compiuto il suo 70esimo compleanno nel fango (come raccontato in queste pagine), inondato a maggio e a novembre 2023. «Bisogna fermare tutti i progetti di nuove strade, bretelle e tangenziali» è l’appello della Reca, che invece approva i progetti per migliorare le ferrovie Ravenna-Rimini e Castelbolognese-Ravenna, oggetto dell’intesa Regione – Governo.

Questo articolo è stato pubblicato su il manifesto il 3 gennaio 2024

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