Anche in Emilia Romagna il traffico dei rifiuti ingolosisce le mafie
- di Radio Cittร Fujiko
- / 21 Ottobre 2021
- / Interviste, Territori

Condividiamo l’articolo pubblicato ieri, 19 ottobre, su Radio cittร Fujiko su rifiuti e mafie, con estratti all’intervista a Sofia Nardacchione di Libera Bologna. Vai alla pagina originale dell’articolo per ascoltare la versione integrale dell’intervista
Una nuova operazioneย antimafiaย che coinvolge lโEmilia Romagna, denominata โMala pignaโ testimonia per lโennesima volta il radicamento e il business che la โndrangheta svolge sul nostro territorio. Sono 29 le misure cautelari personali, diverse delle quali rivolte ad esponenti apicali della โndrangheta, eseguite stamani dai carabinieri delย Gruppo Forestaliย e delย Comando provinciale di Reggio Calabriaย nellโambito di una inchiesta dellaย Dda reggina. Nellโoperazione sono state anche sequestrate 5 aziende di trattamento rifiuti tra Calabria ed Emilia Romagna e gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione mafiosa, traffico illecito di rifiuti ed altri reati ambientali.
Secondo quanto emerge, la filiera dei rifiuti partiva da Gioia Tauro e arrivava fino al Nord Italia. A gestirla era la cosca Piromalli. Con lโordinanza di custodia cautelare, firmata dal gip Bellini, sono finiti in carcere esponenti di vertice della famiglia mafiosa, ma anche imprenditori di riferimento della cosca Piromalli. Lโepicentro del traffico di rifiuti sarebbe stato Gioia Tauro. Oltre allโassociazione mafiosa, la Dda reggina ha contestato agli indagati pure il reato di disastro ambientale.
Traffico di rifiuti, lโEmilia Romagna nei business delle mafie
ยซNon รจ la prima volta che unโinchiesta sui rifiuti riguarda lโEmilia Romagna e i primi allarmi sono arrivati nel 1999, quando la Commissione parlamentare sulle ecomafie diceva giร che lโEmilia-Romagna รจ un nodo di scambio di traffici illeciti di rifiuti proprio per il suo ruolo centrale nel territorio italianoยป, osserva ai nostri microfoni Sofia Nardacchione, giornalista e vice-referente di Libera Bologna. In particolare, sono numerosi i casi in cui lโEmilia-Romagna รจ stata un territorio di passaggio, di transito di traffici di rifiuti.
Esistono perรฒ anche dei casi che in cui lo smaltimento illecito di rifiuti ed altri ecoreati nascono e si sviluppano in Emilia-Romagna. Il caso piรน eclatante รจ forse quello che ha riguardato la ricostruzione post-terremoto e lo smaltimento dei detriti che si era aggiudicata la Bianchini Costruzioni srl, societร legata alla โndragheta come รจ poi emerso dallโinchiesta Aemilia.
ยซIl titolare dellโazienda fece unโoperazione di smaltimento senza distinguere i rifiuti non pericolosi da quelli pericolosi, tra cui rifiuti contenenti amianto che vennero addirittura miscelati con terre da scavo prima di essere utilizzati nella ricostruzioneยป, spiega Nardacchione, che sul tema ha scritto, insieme a Giulia Paltrinieri, unโinchiesta pubblicata su Q Code Magazine.
Tutto si รจ svolto nel modenese, in particolare a San Felice sul Panaro, dove รจ presente una montagna di rifiuti contenenti amianto che รจ poi stata posta sotto sequestro. Bianchini fu accusato di traffico illecito di rifiuti e gestione di rifiuti non autorizzata, ma scampรฒ alla condanna. Cionostante, dallโinchiesta รจ emerso che cโรจ una contaminazione dโamianto in diverse zone della regione in seguito a queste pratiche e, dalle intercettazioni, si evince che lo smaltimento di rifiuti tossici non รจ avvenuto in modo legale, e ciรฒ per un guadagno dal momento che il loro smaltimento รจ piรน oneroso.
Perchรฉ il settore dei rifiuti รจ appetibile per le mafie
ยซI rifiuti sono tanti e vengono prodotti costantementeยป, osserva la vice-referente di Libera Bologna nello spiegare perchรฉ il settore dei rifiuti รจ uno dei business prediletti dalle mafie.
Dallโultimo rapporto sulle ecomafie Legambiente emerge che nellโultimo anno sono finiti sotto sequestro 2,4 milioni di tonnellate di rifiuti. Un dato altamente sottostimato perchรฉ calcolato solo tenendo presente 27 inchieste.
ยซQuello dello smaltimento dei rifiuti รจ un settore allโapparenza legale โ sottolinea Nardacchione โ per cui ci sono appalti pubblici e spesso unโinterferenza di interessi privatiยป.
Lo spazio per smaltire in modo illegale e commettere illeciti, dunque, รจ piuttosto ampio e i controlli sono pochi. ยซIn questo modo si riescono ad unire reati di tipo ambientale e reati di tipo economico โ aggiunge Nardacchione โ A volte cโรจ un riciclaggio di denaro grazie alla costituzione di aziende e societร che sono fatte solo per riciclare denaro e creare un vero e proprio business che mette insieme economia e ambiente e porta ad un guadagno enormeยป.
Per contro, le Amministrazioni pubbliche, almeno nei nostri territori, non sembrano percepire il rischio degli affari e dei traffici mafiosi nel settore dei rifiuti. ยซBisognerebbe fare un discorso piรน ampio โ osserva lโesponente di Libera โ Qual รจ il controllo che viene fatto sulle partecipate, sugli organi amministrativi e direttivi? E quali sono i legami con coloro che possono anche dare gli strumenti per riuscire a controllare un settore cosรฌ complicato?ยป.