Bologna, Passante Nord: cronaca di un faccia a faccia (con vari assenti)

23 Ottobre 2015 /

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Tracciato passante norddalla pagina Facebook Il territorio di Calderara di Reno
Castenaso, Cine Italia: 20,30 tutti i posti a sedere già occupati, poi arriva tanta altra gente che si schiera in piedi sui lati o siede terra sul tappeto rosso, più di 300 persone murate e qualche altro ha dovuto restare fuori. Alle 21, puntualissimo il sindaco Sermenghi abile intrattenitore dà il via. Sono presenti sul palco le sagome dei politici invitati: il ministro Delrio che sta arrivando in bici, l’assessore ai trasporti della Regione Raffaele Donini e l’Assessore di Bologna Andrea Colombo, giustificati con impegni, e Irene Priolo, delegata Territorio e Trasporti della Città Metropolitana, che ha promesso di arrivare in ritardo e poi arriverà, con stile. Nell’atrio e in diapositiva è presentato l’arcobaleno dei tracciati che serpeggiano nella pianura, compreso quello recentemente presentato da Autostrade che si avvicina a quello più ampio, originario introdotto vent’anni fa dal Piano Territoriale della Provincia.
Il sindaco Sermenghi, applauditissimo, preannuncia che, con l’accordo di tutto il consiglio, maggioranza e opposizione, revocherà il Piano Strutturale Comunale e ne adotterà uno nuovo senza il tracciato del Passante Nord. Promette ulteriori iniziative pubbliche e anche a Bologna. Segue l’illustrazione della proposta di Autostrade (Passante a 4 corsie più banalizzazione della Tangenziale) che, in assenza di un tecnico progettista è fatta da Ghini del “Comitato per l’Alternativa”. Seguono interventi a richiesta delle associazioni di agricoltori e di Legambiente che illustrano il danno economico e sociale del Passante e di esponenti locali del Movimento 5 Stelle e della minoranza consiliare contrari alla proposta delle Autostrade.

L’avvocato Federico Gualandi mette in risalto le irregolarità amministrative che costellano l’iter del Passante: contravviene a prescrizioni dell’Unione Europea e del ministero dei Trasporti e manca delle necessarie delibere sugli accordi. Sono state illustrate due delle proposte alternative in sede della tangenziale: quella del viadotto soprelevato (Ing. Barattini) e quella dell’ampliamento a tre corsie laterali (Galli del Comitato). In conclusione è invitata a parlare la Priolo che, sollevando qualche disappunto, prende tempo per la verifica di tutti gli aspetti del progetto di Autostrade. D’alta parte, nel suo ruolo metropolitano, non avrebbe potuto prendere altra posizione. Chapeau!
Si preannunciano iniziative analoghe in altri Comuni interessati dal Passante che, ci si augura, possano seguire l’esempio di Castenaso.
Questo testo è stato pubblicato sulla pagina Facebook Il territorio di Calderara di Reno il 22 ottobre 2015

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