Grecia: Alexis Tsipras dopo la vittoria l'abbraccio della gente

22 Settembre 2015 /

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di Vittorio Da Rold
È una calda sera di fine estate. L’esultanza dei militanti di Syriza in piazza Klafthmones è alle stelle quasi quanto i decibel di “Bella Ciao”, la versione cantata dai Modena City Ramblers sparata a tutto volume, quando il maxi schermo annuncia i primi exit poll che vedono il partito del leader Alexis Tsipras in testa su Nea Dimokratia.
Poi la gioia esplode con l’arrivo dei risultati delle proiezioni che danno minuto dopo minuto a 145 seggi il bottino finale del partito di maggioranza relativa, un risultato incredibile se confrontato con i 149 seggi conquistati a gennaio con il vento tutto a favore.
I greci hanno creduto in larga maggioranza alla “versione” di Tsipras che ha detto di essersi battuto come un leone e di aver trattato per 17 ore il miglior piano di aiuti possibile con i creditori. Persa una battaglia a Bruxelles, Tsipras ne ha vinta un’altra, la terza in nove mesi, ad Atene. E si ricomincia da domani, dice al Sole 24 Ore George Stathakis, il consulente economico di Syriza, cercando di «approvare le riforme promesse e di fare investimenti per bilanciare l’austerità contenuta nel Memorandum». Insomma la partita contro l’austerità non è finita ma continua sotto altre forme.
Poi Tsipras arriva in auto direttamente nella piazza dove lo attendono i militanti e un gruppo di italiani tra i quali spicca il bandierone della Lista Un’altra Europa con Tsipras. Il leader di Syriza e dei Greci indipendenti, Tsipras e Panos Kamenos, vanno sullo stesso palco in mezzo a una esultanza da stadio per festeggiare la vittoria elettorale che consentirà loro di formare un Governo di coalizione «sotto la bandiera dell’onestà». «È un mandato di quattro anni che dedico a tutti coloro che lottano, come me, per un altro domani» in Grecia e in Europa.

Tsipras e Kammenos si abbracciano per suggellare davanti ai militanti che il governo è già fatto, domani saranno solo formalità.È la riedizione in piazza, nell’agorà, dell’accordo di gennaio che portò alla costituzione del governo di coalizione rosso-nero che ora si riforma come un’araba fenice che risorge dalle sue ceneri.
La colonna sonora della serata oltre a «Bella Ciao» propone un’altra canzone popolare greca di Mikis Theodorakis e con le parole del poeta Jannis Ritsos che si intitola «Niente si perde nella vita» ed è la storia di un militante che ha subìto il confino e la prigione ma che ricorda ai giovani che niente si perde nella vita perché «io so far rivivere i tuoi sogni. Siamo un piccolo popolo che lotta per il pane di tutto il mondo».
Forse è proprio questa la magìa di Tsipras: aver convinto i greci che la loro battaglia è molto più grande dei confini del loro piccolo paese: in gioco c’è il destino dell’Europa dei padri fondatori, della solidarietà e della condivisione della ricchezza prodotta non quella di un club di paesi creditori e debitori. Da questa sera l’Europa non è più solo quella decisa a tavolino a Bruxelles ma anche quella decisa nelle urne dall’ardimentoso e indomito popolo greco.
Alexis Tsipras riceverà oggi stesso l’incarico di formare un nuovo governo da parte del presidente della Repubblica greca. Secondo fonti di stampa, Tsipras riceverà l’incarico intorno a mezzogiorno e giurera’ nelle mani del capo dello stato in serata o nel tardo pomeriggio. Per domani si attende invece il giuramento dell’intero.
Questo articolo è stato pubblicato su Inchiesta online il 21 settembre 2015 riprendendolo dal Sole 24 Ore

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