L'Altra Emilia Romagna: una campagna stupefacente, abbiamo già vinto così

24 Novembre 2014 /

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di Sergio Caserta
A luglio, quando si è cominciato a discutere tra i diversi comitati territoriali Tsipras del se e come partecipare alle elezioni, reduci dalla campagna elettorale delle europee, è apparso subito chiaro che si trattava di una vera e propria “impresa”. Innanzitutto perché occorreva comporre un percorso unitario tra non poche diversità. In primo luogo, il difficile rapporto con SEL – propensa a confermare l’alleanza col PD come poi puntualmente è avvenuto – aveva generato dubbi in una parte del movimento. Dubbi risolti per la grande partecipazione e determinazione politica della stragrande maggioranza dei comitati, arricchiti da tante compagne e tanti compagni che, individualmente, hanno aderito alla proposta e si sono “gettati nella mischia.
In secondo luogo occorreva stendere il programma della lista, costruito attraverso una lunga serie di incontri, con la partecipazione di decine e decine di persone di tutto il territorio, in possesso di svariate competenze, che hanno dato vita a una ricchissima discussione e, infine, alla realizzazione di un documento che ha costituito l’ossatura politico-culturale della lista e la base per le decisioni successive. Un programma ampio, ricco, completo e nettamente alternativo al PD, alla sua concezione di governo del passato e del futuro.
Il terzo elemento che ha caratterizzato il nostro lavoro, è stata la coerenza d’impostazione delle liste elettorali, composte sulla base di criteri politici omogenei che hanno escluso, in continuità con le liste Tsipras, personale politico che avesse ricoperto incarichi esecutivi e di rilievo nelle precedenti legislature e per lungo tempo in diversi ambiti. Ciò ha dato una fortissima spinta all’apertura delle liste a candidature soprattutto giovani, ma anche meno giovani, provenienti dall’impegno sociale, dalle professioni e dalla cittadinanza attiva, caratterizzando le nostre liste come le più ricche articolate e innovative, basta guardare i curricula e le esperienze di tutte e tutti i candidati.

Queste decisioni sono state prese senza nessuna contrattazione sottobanco, alla luce del sole e col voto vincolante delle assemblee territoriali. Fino al punto di aver rinunciato alle non poche offerte di altri gruppi e soggetti che avrebbero voluto stringere accordi vincolanti. Vedremo se è stata una scelta vincente, pensiamo di si. Anche la scelta di Maria Cristina Quintavalla, candidata Presidente, è stata assunta attraverso la più ampia partecipazione dei comitati e ciò ha garantito una larga convergenza unitaria intorno al suo nome.
La raccolta di firme per accedere alle elezioni è stata un successo: in meno di due setimane avevamo raggiunto e superato il limite massimo di firme richiesto. E’stata la prima conferma che la nostra proposta incontrava il consenso degli elettori e che, se avessimo continuato il nostro cammino, avremmo raggiunto quanto meno il risultato delle europee. Lo svolgimento della campagna elettorale è stato a dir poco rocambolesco e allo stesso tempo sbalorditivo: abbiamo sviluppato con i pochi mezzi economici a disposizione, derivanti dalle sottoscrizioni dei sostenitori agli incontri e ai banchetti, una mole di iniziative enorme in tutta la Regione.
Non saprei dire chi ha lavorato di più tra candidati e attivisti, è stata una corsa bellissima, indipendentemente dal “salto” finale che faremo stasera! Senza risparmio di energie, sfruttando la creatività, come nel bellissimo manifesto mobile di Ferrara, immortalato da un video simpaticissimo, con le scenografie delle conferenze montate e smontate in giro per Bologna, attraverso decine e decine di incontri tematici su lavoro, ambiente e beni comuni, cultura e arte, economia e diritti. Una svariata e poliedrica umanità di competenze ha accompagnato gli incontri, a riprova della nostra capacità di mirare alto.
Barbara Spinelli ci ha dato lo start in una manifestazione densa di gente e di emozione. Eleonora Forenza e Marco Revelli, insieme alla nostra appassionata Cristina Quintavalla, ci hanno aiutati a chiudere la campagna, venerdì sera, nel migliore dei modi, stringendoci insieme cantando “Bella Ciao”, un canto che porta in sè una storia e dei valori che ci apparterranno sempre. Tutta la campagna è stata realizzata con circa trentamila euro, la somma indicativa spesa in totale dal coordinamento regionale, dai comitati territoriali e dai candidati (qualcuno sa, invece, quanto ha speso Bonaccini nella sua mastodontica campagna, senza considerare giornali, radio e televisioni al suo servizio?).
Il resto, ed è tanto, ce l’hanno messo la testa, il cuore e legambe di tutte le nostre compagne e i nostri compagni, tra i quali ne cito solo due perché li rappresentano veramente tutti. La splendida Elisa Corridoni e Il grande Andrea Avantaggiato. Grazie a loro e a tutti noi: di questa bella Emilia Romagna ne faremo davvero una Regione.
Questo articolo è stato pubblicato su BolognaToday.it il 23 novembre 2014

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