L'Altra Emilia-Romagna a Radio Città del Capo: "Balzani e Bonaccini facce della stessa medaglia"

26 Settembre 2014 /

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Bologna con Tsipras
Bologna con Tsipras
di Giovanni Stinco per Radio Città del Capo
Differenze tra Bonaccini e Balzani? “Nessuna”, dice Cristina Quintavalla, candidata presidente della lista L’Altra Emilia-Romagna alle prossime europee. Quintavalla, insegnante in un liceo di Parma, boccia senza appello il governo della regione negli ultimi anni, e di conseguenza il Partito democratico. “In nome di un patto sciagurato tra il pubblico e i poteri forti, il governo della regione è stato in prima fila nella privatizzazione dei beni comuni”, spiega la candidata dell’Altra Emilia-Romagna che sulla gestione di Vasco Errani esprime un giudizio “molto negativo”.

E sui due candidati che il 28 settembre si sfideranno nelle primarie del Pd, Stefano Bonaccini e Roberto Balzano, Quintavalla è netta. “Rappresentano in maniera similare la politica dominante. Entrambi sono attestati su posizioni filo renziani, uno recupera da una parte e uno dall’altra. Altrimenti non si capirebbe perché un candidato molto critico come Balzani non sia ancora uscito dal partito”.”Dobbiamo tagliare la cresta – ripete due volte Quintavalla – a chi sta governando il Partito democratico in modo sciagurato e folle, colpendo al cuore il patrimonio di lotte del mondo del lavoro”.
Proprio in queste ore elettori e simpatizzanti di Sinistra Ecologia e Libertà stanno votando nella consultazione che deciderà il posizionamento del partito nelle prossime elezioni regionali del 23 novembre. Se in alleanza col Pd o se a sostegno dell’Altra Emilia-Romagna. “Non capisco come mai a livello nazionale Sel porta avanti battaglie così decisamente contrarie al Partito democratico, e penso all’articolo 18, e invece a livello regionale vuole allearsi con Bonaccini”. Se vincesse il ‘no’ nella consultazione di Sel, spiega Quintavalla, “il confronto con la classe dirigente dei vendoliani deve essere fatto su rapporti di forza politici, davanti alle fabbriche che vengono chiuse, all’interno del consiglio regionale facendo battaglie sui temi e sui problemi, non nelle segrete stanze e contrattando poltrone o posti di vertice”.
Questo articolo e la relativa intervista sono stati pubblicati sul sito di Radio Città del Capo il 25 settembre 2014

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