Andate a vedere "The Spirit of '45" di Ken Loach: si parla di un Paese migliore da costruire

27 Settembre 2013 /

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di Rudi Ghedini
Altri provvederanno a scrivere dei difetti del film The Spirit of ’45 di Ken Loach. Che ci sono, e non sono pochi. Io voglio spingervi ad andarlo a vedere.
Su di me, questo ritorno di Loach al documentario ha provocato un effetto emotivo che scavalca ogni limite razionale. La sua intenzione politica è così limpida e coerente, da far percepire tutta la meschinità e miopia con cui oggi la politica ci sovrasta. E ci disgusta. Al contrario, “lo spirito” di quegli anni, viene trasmesso con un afflato potente, fa vibrare corde che la politica odierna non sa mai toccare, e poco importa che il crollo di quello spirito sia poco motivato, poco spiegato, e l’apparizione della Thatcher sembri venire da un altro pianeta e non dalla stesa società che osò scaricare il comandante in capo, Winston Churchill, e affidarsi ai laburisti di Clement Attlee e Aneurin Bevan.

La fine della seconda guerra mondiale esprime una Gran Bretagna stremata, ma largamente indisponibile a tornare alla vita degli anni Trenta. Churchill poteva andare bene in guerra, ma le sue idee sociali erano insopportabili. Loach alterna filmati d’epoca, presi dagli archivi Bbc, a interviste con sopravvissuti. Sono ex minatori, ex medici, ex portuali, ex ferrovieri, e trasmettono la memoria dolorosa di letti pieni di pulci e pidocchi, di madri morte di parto, di compagni travolti da un crollo in miniera.
Ognuno – testardamente, orgogliosamente – batte sullo stesso punto: la guerra aveva dimostrato che si poteva costruire un Paese migliore. Che erano insopportabili la disoccupazione di massa e gli slums, a fronte della straripante ricchezza esibita. E l’imprevista, clamorosa vittoria del Labour Party – un partito irriconoscibile rispetto a quello di oggi – diede legittimità alle speranze, aprendo una nuova fase fondata sulla nazionalizzazione di ferrovie, porti, scuole, gas, elettricità, miniere e innanzitutto la sanità.
Su impulso del ministro Aneurin Bevan, il governo laburista introdusse il National Health Service (il servizio sanitario nazionale): un fatto così straordinario, che è stato lungamente celebrato nella cerimonia di apertura degli ultimi Giochi olimpici, nonostante il comitato organizzatore e il governo di Londra fossero nelle mani dei Conservatori.
Insieme alla ricostruzione di un Paese devastato dai bombardamenti, prendeva forma il welfare state, milioni di persone in brevissimo tempo uscivano dalla povertà. I balli e gli abbracci a Piccadilly Circus, subito dopo la fine della guerra, non erano stati illusori. E quando la scena si colora, fate caso al battito del vostro cuore.

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