“La vecchia signora narcisista”. Lunedì, la presentazione del libro a Bologna

di Silvia R. Lolli /
17 Febbraio 2024 /

Condividi su

Alla libreria coop. Ambasciatori di Via Orefici lunedì 19 febbraio 2024 alle ore 18, sarà presentata l’opera cartacea e multimediale “La vecchia signora narcisista. Il Parlamento della Prima Repubblica” (Pendragon), firmata dall’On. Giancarla Codrignani, ex deputata dell’ex Sinistra Indipendente per 3 legislature dal 1976 al 1988.

Il libro non contiene solo un resoconto delle attività svolte in Parlamento, dei suoi interventi, ma è un ricco libro di testo, di studio, per chi vuole cimentarsi con la politica attiva e non solo. È arricchito da una parte multimediale; si leggono così molti testi parlamentari nelle “pagine integrative” finali, che contengono i Qcode: documenti di sedute parlamentari e ulteriori studi. 

La vecchia signora dimostra ancora oggi da “giovane politica” quanto lo studio e le competenze siano importanti, soprattutto quando si ricopre un ruolo istituzionale ricevuto grazie ai voti dei cittadini. Nella fluente e corposa testimonianza traspare continuamente il senso di responsabilità e l’autonomia di pensiero, soprattutto del gruppo della Sinistra Indipendente di cui faceva parte; fu voluto dal PCI di Berlinguer e permise di avere una forte presenza nel Parlamento di fine anni Settanta e Ottanta; è da ricordare di più oggi?  

Fra gli altri parlamentari del gruppo c’erano: La Valle, Rodotà, Spinelli divenuto poi parlamentare europeo, e rivive qui, testimone ancora oggi importante; la vecchia signora invita a rileggere il libro Il Diario europeo: Altiero lo chiudeva con la solita “impazienza” (ma la pazienza del Consiglio dell’UE è una colpa) che diventa desolata. Quando per quarant’anni si è affidata la responsabilità della politica estera all’America, è naturale che sia essa a fare bene o male la politica estera anche per noi… Povera Europa! Riletto oggi impressiona”.  

Il libro impressiona e coinvolge, per la chiara visione delle situazioni di allora che sono le stesse di oggi; vengono commentate con un linguaggio perfetto, permesso anche dalla capacità di analisi e di sintesi politica, con la quale non si può forse essere sempre d’accordo, ma con la quale, se si vuole capire, bisogna confrontarsi: scambio di idee democratico. Traspare sempre un invito odierno a questo “allenamento intellettuale”. 

I capitoli descrivono bene, appunto con l’aiuto di alcuni testi parlamentari quanto lavoro c’è stato e ci sia ancora da fare per mantenere o avere i diritti umani, di genere, sociali in un mondo in cui le diseguaglianze e la guerra sono ancora all’ordine del giorno in Italia e in tutto il mondo: “I problemi internazionali sono sempre (stati) geopolitici” è il titolo di uno dei suoi capitoli, divisi secondo i temi che lei ha affrontato in Parlamento.  

Prioritariamente sono stati quelli della difesa e degli esteri (era in quelle commissioni parlamentari), ma in particolare in quella sulle differenze di genere, dal divorzio, all’aborto, passando da un fondamentale diritto riconosciuto soltanto dopo vent’anni dalla prima proposta di legge: “nuove norme a tutela della libertà sessuale”. Scrive: “La legge più faticosa della storia repubblicana: inizia il 2 dicembre 1977 quando viene annunciata la presentazione della prima proposta -prima firmataria Angela Bottari, siciliana e comunista – e finisce il 15 febbraio 1996…” Ma è veramente sufficiente nella quotidianità criminale rivolta ancora alle donne? 

Si conoscono così le difficoltà per legiferare su questi temi, leggi contenenti deroghe al diritto completo, vedi aborto (obiezione dei medici) e obiezione di coscienza (non praticabile sempre). Il libro rappresenta una materia di studio per i parlamentari attuali e futuri, ma anche per i cittadini di oggi indifferenti, oppure incapaci di percepirsi nelle loro azioni e lavori quotidiani dei politici: vedi la recente ritrattazione del cantante a Sanremo! 

Il libro può essere un momento di restituzione della deputata alle sue elettrici e ai suoi elettori, che comunque ha sempre fatto; offre invece molto di più. La vecchia/giovane signora non descrive solo un passato parlamentare, ma attualizza le sue azioni da parlamentare con: sintetiche riflessioni, brevi memorie di conversazioni con colleghe e colleghi, ricordi di personali vittorie politiche o “di etichetta”.  

Si vive la Storia politica italiana e internazionale comprendente storie personali; c’è il vissuto di una parlamentare, delle sue colleghe e dei suoi colleghi. Ce le fa rivivere partendo da un’accidentale rilettura di un intervento del 1985 (si doveva votare per l’adesione dell’Italia al progetto di Reagan sullo “scudo spaziale”) e…: 

“La vecchia signora narcisista…rileggendosi si trovò contenta di come era stata da giovane e, a parte che alcuni interventi possono essere ripetuti oggi senza cambiare virgola, le venne voglia di raccontarsi.” È scritto in premessa prima dell’intervento del 1985.  Grazie prof. Codrignani! 

Aiutaci a diffondere il giornalismo libero e indipendente.

Articoli correlati