Perché siamo troppo legati all’informazione televisiva e dei social?
Perché non riusciamo a fermarci un attimo a riflettere assieme?
Perché stiamo perdendo la funzione cerebrale che distingue l’uomo dagli altri animali?
Perché anche dal chiuso di spazi individuali seguiamo istinti (repressi) espressi dal gruppo al quale pensiamo di appartenere?
Perché siamo diventati solo tifosi di parti opposte?
Perché non abbiamo più la capacità di trovare nello scambio di opinioni diverse l’arricchimento della nostra vita, soprattutto futura?
Perché abbiamo accettato e stiamo continuando ad accettare la distruzione della Costituzione Italiana?
Perché non percepiamo la perdita dell’unità dell’Unione Europea per l’attacco che c’è all’unica parte del mondo in cui si è cercato di mettere in pratica la democrazia e la pace, mettendo per un po’ in disparte in guerrafondai?
Perché in Italia il ripudio della guerra non l’abbiamo mai applicato e continuiamo a non farlo?
Perché abbiamo ancora un’industria delle armi forte che ingrassa il nostro PIL e lo Stato italiano è un compratore sicuro, ma anche un po’ imprenditore?
Perché aumentiamo le nostre spese militari e quelle del ministero della Difesa?
Perché abbiamo accettato di partecipare alle guerre “umanitarie” affiancando i contingenti NATO ed ONU?
Perché non vogliamo bloccare l’esportazione di queste armi in tutto il mondo?
Perché rendiamo inutile l’art. 11 Cost. rendendoci neutrali?
Perché rischiamo i nostri beni culturali ed il residuo paesaggio: vogliamo distruggere tutto?
Perché non chiediamo di essere neutrali e rinforziamo la conoscenza dei diritti soprattutto umani?
Perché non aumentiamo le spese per la scuola, la ricerca, l’università e per la sanità, cioè per la formazione culturale e per il benessere?
Perché la politica non dà priorità alla divulgazione delle cause del nostro vassallaggio ai poteri esteri che hanno voluto la situazione attuale?
Perché gli armadi militari e dei servizi segreti si sono appena aperti, ma rimangono per lo più ancora occulti?
Perché assistiamo silenziosi agli incontri bilaterali dei contendenti in guerra e il Parlamento e il Governo italiani solo con uno di essi?
Perché non indichiamo più nell’Europa e nelle sue istituzioni democratiche l’unico interlocutore per affrontare la soluzione di questa grave crisi?
Perché non siamo stati capaci di rendere l’Unione Europea politicamente importante nella geopolitica internazionale?
Perché accettiamo inermi le tante forme comunicative che ci indottrinano al pensiero unico?
Perché non diciamo che le guerre odierne sono causate anche dall’incapacità di rispondere al bisogno urgente di sostenibilità ambientale per tanti Stati, per esempio USA, Russia, Cina?
Infine, perché non siamo mai consapevoli che la guerra distrugge ancora più velocemente uomo e ambiente?
Tra pochi anni cosa rimarrà dell’essere umano?
E come potevamo noi cantare…tra i morti abbandonati nelle strade…?
(S. Quasimodo)
Sia lode al dubbio…Leggete la storia e guardate in fuga vittoriosa invisibile eserciti…
(B. Brecht)
Abbiamo mandato in rovina la nostra sola casa per comodità e tornaconto due cose che non avranno utilità quando il pianeta non respirerà.
(R. Kaur)
Cercavo di integrarmi in un sistema che mi ha svuotata – Capitalismo
(R. Kaur)