Dopo questi lunghi mesi di trepidazioni e angosce che hanno cambiato tutto, in primo luogo noi stessi, torniamo a riaffacciarci alla vita “normale”, consapevoli di dover avere ancora a che fare con l’emergenza Covid-19. D’altro canto è necessario, pur con tutte le cautele riprendere le relazioni sociali. Per questo abbiamo pensato di proporre il nostro abituale appuntamento estivo, denominandolo “Manifesta Itinerante e Immunizzante”: un format in parte diverso con un’intonazione scaramantica beneaugurante!
Tre eventi “fisici” avranno luogo tra fine giugno e il primo agosto, ovviamente con tutte le precauzioni necessarie alla sicurezza e al distanziamento!
Martedi 30 Giugno, ore 20, presso il Centro Costa Arena
Presentazione del Libro “L’arsenale di svolte di Fiungo”, di Loris Campetti
Ci son voluti quasi cinquant’anni perché Loris Campetti si decidesse a raccontare questa storia, la sua storia. E ha scelto di farlo come fosse un romanzo, perché in qualche modo lo è. Nel 1972 ha 24 anni, è appena laureto, viene indagato per associazione sovversiva dopo che, vicino casa sua, a Macerata, hanno ritrovato un arsenale di armi attribuito al terrorismo rosso. Per una cartina geografica che Loris usa per andare a funghi, considerata prova inconfutabile del suo coinvolgimento, c’è il rischio di rimanere vittima di una macchinazione: sono gli anni di Pinelli, di Piazza Fontana, di Junio Valerio Borghese- e in effetti quell’arsenale si rivelerà costruito dai fascisti su mandato del SID. Così Loris decide di diventare latitante. Per cinque anni, fino all’assoluzione perché “il fatto non sussiste”, Loris convive con l’angoscia, la rabbia, l’impotenza. Dapprima nascondendosi, documenti falsi e un lavoro di collaudatore Fiat centoventiquattro, poi tornando allo scoperto, riprendendo la militanza politica, iniziando a collaborare con “il manifesto”. E’ una storia così piena di coincidenze e strane beffe del destino da sembrare un romanzo. E Campetti la racconta inserendola nel quadro di quello che va succedendo in Italia in quei caldi anni Settanta.
Assieme all’autore ne discutiamo com Franco Berardi (Bifo), Marco Contini e Silvia Napoli. Modera Mauro Chiodarelli (presidente dell’associazione il manifesto in rete)
L’iniziativa sarà preceduta da un aperitivo alle ore 19.00
Giovedì 2 luglio, ore 21, presso il Circolo La Fattoria
Media e democrazia. dopo l’appello “Basta con gli agguati”
Il pluralismo dell’informazione è uno degli indicatori più significativi dello stato della democrazia in un Paese. Reporter Without Border, nel suo rapporto per il 2020 https://rsf.org/en delinea una situazione complessa e aggravata dalla pandemia. L’italia resta un Paese con un livello di libertà d’informazione non eccellente, considerando che pur essendo lievemente migliorata negli ultimi anni, è oggi al 41° posto, ultima tra i principali paesi europei. Intolleranza, fake news, concentrazioni societarie, sono gravi pericoli per la libertà di stampa.
Ne discutiamo con con Nadia Urbinati nota politologa, Mattia Santori esponente delle sardine e Stefano Feltri, direttore del Domani. Modera Sergio Caserta (il manifesto in rete)
Sabato 1 agosto, ore 21, presso il Circolo La Fattoria
2 agosto 1980. Quarant’anni dopo
Quarant’anni dopo la strage fascista alla stazione di Bologna emergono nuovi e inquietanti fatti e risvolti che chiamano in causa, utleriormente, servizi segereti, apparati deviati dello Stato e perfino la collusione di componenti straniere. la strage appare sempre piu come il drammatico tassello di una strategia molto piu ampia e articolata, mirata ad impedire la piena maturazione del processo democratico nel nostro paese.
Ne discutiamo con Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari vittime della strage, Andrea Speranzoni, avvocato, Benedetta Tobagi, giornalista, Leonardo Grassi, magistrato. Modera Riccardo Lenzi (Piantiamo la memoria)