di Sergio Palombarini
Il tema dell’immigrazione non ha solo risvolti politici (nel senso delle dinamiche parlamentari) o di ordine pubblico (che peraltro pare essere un falso problema), ma anche artistici e culturali. In questo senso anche nel 2018, come nel nel 2017, la Fondazione Forense Bolognese e il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Bologna organizzano il Film Festival del cinema migrante, nell’ambito del più ampio e variegato progetto di formazione sui cosiddetti “diritti fragili”.
Il cineforum si avvale della direzione progettuale e artistica di Associazione Amici di Giana, con cui la Fondazione collabora, condividendo l’interesse ed il valore delle sue iniziative a favore di giovani registi provenienti dai paesi del sud e dell’est del Mondo. Viene dunque proposta una seconda rassegna tratta da una selezione dei film premiati e sostenuti dal Premio Mutti – AMM, rivolta al pubblico degli avvocati bolognesi ed alla cittadinanza in genere, con il titolo “Il cinema specchio della realtà multiforme e multicolore-riflessi di diritto”, in considerazione dei temi culturali e giuridici messi in evidenza dai film, tra cui, esemplificativamente, i diritti della persona, i diritti umani, lo ius soli, i diritti dei rifugiati, il diritto alla cittadinanza e il tema molta attuale delle cosiddette G2 (seconde generazioni).
Le proiezioni avverranno in presenza dei registi che illustreranno le modalità di realizzazione del film e i loro futuri progetti; saranno altresì accompagnate da relazioni sui temi giuridici messi in evidenza nei singoli film, secondo il programma consultabile cliccando qui. La prima proiezione del 26 settembre scorso ha avuto un ottimo riscontro di pubblico e di contenuti, con un successivo approfondimento in tema di diritto di asilo e protezione internazionale molto interessante.
Per il prossimo appuntamento del 17 ottobre e per i successivi sono invitati anche tutti i cittadini di Bologna.