Scuola corrotta, nazione infetta

29 Luglio 2016 /

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cartello-scuola-pubblicadi Francesco Masala
Se l’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione), guidata dal magistrato Raffaele Cantone, dice che la legge n. 107/2015 (la Buona Scuola) è potenzialmente criminogena ci sarebbe da preoccuparsi, no? Mentre la società civile è in vacanza, come accade spesso, le due associazioni di dirigenti scolastici, di recente nascita, Nsdsevnsuc [1] e Dmlhdegacmlt [2] proclamano: “Lasciateci lavorare!”
Chiamata diretta, orari docenti, assegnazione alle classi, incarichi collaboratori sono a rischio corruzione: a dirlo l’Anac
L’Anac è “l’Autorità Nazionale Anticorruzione”, che giorno 13 aprile 2016 ha emanato la delibera n. 430 che analizza i motivi di possibili corruzioni all’interno delle istituzioni scolastiche.
Il documento analizza quali processi all’interno delle scuole possono essere a rischio corruzione.
Nell’elenco vengono riportati svariati processi che riguardano la progettazione del servizio scolastico, i processi di organizzazione, di autovalutazione dell’istituto, il processo di sviluppo e di valorizzazione delle risorse umane, valutazione degli studenti, gestione dei locali.
Tra i processi a rischio corruzione vengono elencati, ad esempio: gli incarichi ai docenti coerenti con il PTOF, l’assegnazione dei docenti alle classi, l’elaborazione degli orari, conferimento supplenze, gli incarichi dei collaboratori, l’adozione dei libri di testo.
La soluzione offerta dall’Anac riguarda la trasparenza nella pubblicazione delle graduatorie interne con attribuzione di legittimi punteggi o pubblicazione sul sito della scuola i criteri per la definizione degli orari di servizio.
Tra i timori espressi dall’Anac anche il conferimento degli incarichi di docenza (la chiamata diretta) che secondo l’Autorità Nazionale, può creare “discriminazioni e favoritismo nell’individuazione all’interno degli ambiti del personale cui conferire incarichi.”
Il documento non si limita ad individuare il problema, ma dà anche la soluzione. Il consiglio è di definire, “anche attraverso la consultazione degli organi collegiali, e pubblicazione sul sito internet della scuola, dei criteri oggettivi per l’attribuzione di incarichi”. La “diramazione di circolare esplicative dei criteri”. Nonché “la pubblicazione tempestiva degli incarichi di docenza conferiti”.
Scarica il documento Anac
Tutto sulla chiamata diretta
Da qui
Chiamata diretta, school bonus, alternanza scuola-lavoro: processi a rischio corruzione. PSP, intervenga l’Anac
I partigiani della scuola pubblica ha nuovamente scritto al presidente dell’Anac Cantone, al fine di evidenziare alcuni procedimenti a rischio di corruzione, evidenziati nella delibera n. 430 della medesima autorità nazionale anticorruzione e determinati dalle novità introdotte dalla legge di riforma della scuola.
I procedimenti evidenziati dai PSP riguardano la chiamata diretta, lo school bonus, l’alternanza scuola-lavoro e le scelte didattiche dei docenti che potrebbero essere influenzate dal DS, in quanto è lo stesso ad assumere i docenti.
Riguardo al primo aspetto, ossia la chiamata diretta, i PSP evidenziano che le misure volte ad evitare il rischio corruzione nell’ambito della chiamata diretta, previste nella medesima delibera Anac, non saranno rispettate, per una questione legata alla tempistica. Nel documento dell’Anac, infatti, si consiglia, al fine di rendere il processo di assegnazione dell’incarico ai docenti dell’ambito, di definire criteri oggettivi per poi procedere alla pubblicazione degli stessi, anche tramite circolari esplicative, e degli incarichi conferiti. Incrociando le date di pubblicazione degli avvisi e quelle in cui i docenti dovranno caricare i curriculum su Istanze On line, è evidente che i dirigenti possono pubblicare gli avvisi dopo che i docenti caricano i curriculum, per cui si potrebbero definire dei criteri su misura per il docente che si vuole “chiamare”. In particolare – scrivono i PSP – nella scuola secondaria di secondo grado i CV devono essere caricati a cominciare dal 16 agosto mentre i criteri verranno individuati a cominciare dal 18 agosto, ossia due giorni dopo. Secondo tale tempistica, dunque, le misure previste dall’autorità anticorruzione sono inapplicabili: prima i curriculum e poi gli avvisi con i criteri.
Quanto allo school bonus, i PSP ritengono che i finanziatori delle scuole potrebbero determinare le scelte dei dirigenti, la cui valutazione è legata dal raggiungimento degli obiettivi delineati nell’atto di indirizzo e dalla valorizzazione delle risorse umane, che necessitano di un investimento economico che non può trovare appoggio in fondi d’istituto tanto ridotti da dover essere alimentati dai contributi volontari dell’utenza. L’unico appiglio che avrebbe il Dirigente Scolastico per soddisfare la responsabilità di risultato che gli consentirebbe di accedere alla retribuzione appositamente prevista per la sua figura professionale sarebbe dunque il reperimento di finanziamenti esterni privati. Privati, che a detta dei PSP, potrebbero finanziare la scuola in cambio magari dell’assunzione di un docente loro amico o dell’acquisto di beni e servizi nella loro azienda da parte dell’Istituto.
L’alternanza scuola – lavoro potrebbe anch’essa determinare dei processi corruttivi di “cambio di utilità” tra impresa e Dirigente scolastico o tra aziende e famiglie, atteso che quest’anno alcuni istituti, in difficoltà per l’assenza di un registro dell’alternanza con le varie imprese, hanno demandato alle stesse famiglie la ricerca di aziende disponibili a questa pratica di tirocinio e la valutazione dell’azienda concorre a quella curricolare dell’allievo.
Ultimo aspetto, oggetto della missiva dei PSP all’Anac riguarda l’influenza, che il DS potrebbe esercitare sulle scelte didattiche dei docenti e la valutazione, essendo il dirigente medesimo ad assumere gli insegnanti, a valutarli e ad attribuirgli il bonus premiale.
Alla luce di quanto suddetto, i PSP chiedono un incontro anche pubblico con il presidente Cantone, che potrebbe intercedere nei confronti del Miur affinché corregga tutte le storture della legge n. 107/2015.
Da qui
Note

  • [1] Nsdsevnsuc è la sigla di “Noi siamo dirigenti scolastici e voi non siete un cazzo”
  • [2] Dmlhd(ld)egacmlt è la sigla di “Dio me l’ha data (la dirigenza)e guai a chi me la tocca”

Questo articolo è stato pubblicato sul sito La bottega del barbieri di Daniele Barbieri il 29 luglio 2016

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