Bologna, l'inaugurazione fasulla del People Mover

2 Novembre 2015 /

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di Paolo Serra
People Mover? Inaugurazione fasulla per non far scattare 3,6 milioni di fidejussione che avrebbero messo in ginocchio la Marconi Express (e il controllante Ccc, Consorzio cooperative costruzioni). La realtà è che dal luglio 2009 nessun privato ha trovato una ragione per entrare nel business.
Dei 15 milioni promessi da Sab, 8 serviranno solo dopo che sarà stata costruita la nuova aerostazione (a 900 metri dalla possibile fermata Servizio ferroviario metropolitano di via Bencivenni) che renderà necessario, causa servitù militare, un percorso pedonale sotterraneo (partendo dal primo piano dove arriverà il teminal della navetta) di circa 970 metri. Altri 3 sono stati realmente erogati e 4 sono sotto forma di obbligazione speciale cui attingere in caso di necessità.
Solo la Regione Emilia Romagna ci ha messo 27,5 milioni a fondo perduto e Tper ha sottoscritto, ma non ancora versato del tutto, il 25% di Marconi Express. Dei 48 milioni di mutui bancari spicca il diniego IMI (leader del settore in Italia) e la quantità e qualità delle banche interessate tutte locali (Unipol, Bper, Banca di Bologna, Emilbanca, Banca Interprovinciale e Popolare di San Felice sul Panaro) tranne la chiacchierata Unicredit di Palenzona.

Mi piacerebbe leggere bene le clausole del contratto, specie quelle scritte in piccolo dove si riepilogano le garanzie aggiuntive, non vorrei vi ci si si trovasse qualche sorpresa. Non ho nulla contro la navetta, ma avrebbe dovuto essere tutta privata e non costituire ostacolo allo sviluppo del Sfm. Ma così non è avvenuto.

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