di Mauro Zani
Avviso ai naviganti di Coalizione Civica Bologna. Calma e gesso. La strada l’abbiamo tracciata insieme il 21 settembre. Ballo dello sgombero. Indietro non si torna. Semmai si andrà avanti assieme ad altri. Spero molti altri.
Diversi ma uniti da un progetto che è insieme politico e sociale e punta a farsi governo della nostra città. Niente meno di questo. È un progetto civico in un senso particolare. Affonda le sue radici nella lunga storia di solidarietà e giustizia sociale di Bologna. Nella sua tradizione laica di libertà, fin da quando Liber Paradisus abolì la schiavitù e liberò i servi della gleba.
Bologna non merita il suo attuale declino. La sua insignificanza nazionale, la rinuncia, nei fatti, ad essere un punto di riferimento in Europa, insieme alla sua sempre affermata apertura al mondo. Quando la politica è ormai serva di interessi particolari, grandi e piccoli, vuota di ideali, priva di valori forti, incapace di indicare un orizzonte, i cittadini devono reagire.
Un’alleanza tra cittadini di diversa provenienza sociale e fede politica, diversi ma uniti. Capaci di riprendere in mano il destino di un’intera comunità. Se la sinistra battuta e dispersa dal vento neoliberista degli ultimi trent’anni potesse a Bologna, per una volta capire la potenzialità di questo disegno, largamente inclusivo, saremmo già a metà dell’opera.
Un’opera che prevede una nuova stagione per Bologna e che si propone come esempio per altri luoghi, territori, comunità. Ma bisogna voltar la faccia al futuro, gettando alle ortiche senza rimpianti un passato composto di piccole, grinzose e inutilmente grintose identità. Roba che fa venir l’orticaria al bolognese medio. E anche a me.
Uso il solito linguaggio oxofordiano che non piace ai piccoli tremebondi burocrati del PD che m’additano al manganello mediatico di Repubblica (e delle procure?) come “cattivo maestro”. Di tutta ‘sta vecchia merce avariata che comprende cantieri da aprire e laboratori cavernosi entro cui pasticciare alla ricerca della pietra filosofale, ne ho piene le palle.
Ne ho più che abbastanza di questi alchimisti della sinistra antagonista esattamente come dei teologi del riformismo che hanno partorito l’ircocervo del PD. Due facce della stessa medaglia. Mai teoria (piccolo riferimento storico) fu più sbagliata, sciagurata, fuorviante, opportunistica, ipocrita e ingannevole della enunciazione delle “due sinistre”. Due parti nella stessa commedia degli equivoci.
Subalterni nella stessa identica misura all’unica ideologia dominante. Da qui il pragmatismo d’accatto e le narrazioni paracule. Il risultato è sotto gli occhi di tutti. I bolognesi non son fessi. Con una vasta coalizione civica si può uscire da questa morta e puzzolente gora. Spero lo si capisca. Subito.
Se qualcuno pensa ad un cartello di frattaglie della sinistra che fu, be’, questa non è la nostra strada. Se invece come mi par d’intuire (scusate ma son duro di comprendonio) si vuol fare “qualcosa di più grande”, beh lo vogliamo anche noi. Siamo in campo per questo. Ma io di trattative con pezzi di partito, lobby, eccetera, non ne faccio. Sommare un avanzo di politica come me, con le sparse e gracili membra di una residua e inutile sinistra non serve a nulla. Peggio di un crimine: è un errore.
Ciò non toglie che possiamo e dobbiamo e vogliamo discutere di tutto. In piena libertà, fuori da steccati e recinti ormai cadenti. Adesso. Senza remore, senza desideri di leadership, senza le solite vecchie cazzate. Siamo (siete) diventati tutti adulti. Ergo coalizziamoci. Con i bolognesi. Più facile a dirsi che a farlo. Ma si può fare.
PS. Noi non siamo proprietari di nulla. Tranquilli, siamo in affitto dai bolognesi. Loro strumento, insieme a voi, tutti voi. A noi frega nulla delle vecchie etichette, degli stereotipi della stampa. Andiamo alla sostanza : un progetto di governo alternativo per Bologna.
Aderisci all’appello per la lista civica, in vista delle elezioni amministrative del 2016 per il Comune di Bologna
Questo articolo è stato pubblicato sulla pagina Facebook di Coalizione civica Bologna il 4 ottobre 2015