"The railway Diaries", un viaggio-documentario lungo la via della Seta

25 Marzo 2015 /

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di Marina Forti
In treno attraverso 12 paesi, dai Balcani all’Asia centrale. È The Railway Diaries, il progetto ideato dal collettivo di giornaliste indipendenti Nawart Press. Sarà un lungo viaggio-reportage-documentario, da Venezia a Samarcanda passando per i Balcani, Grecia, Turchia, Iran, fino ai paesi dell’Asia centrale.
«In un mondo caratterizzato da un’informazione del qui e ora, investiamo nella “lunga durata”», dicono le protagoniste, Costanza Spocci, Eleonora Vio, Giulia Bertoluzzi, Tanja Jovetic. Viaggeranno in treno, attraversando campagne, villaggi, città e paesi per assaporare il tempo umano e graduale del cambiamento metro dopo metro, chilometro dopo chilometro. Dove le storie si intrecciano negli scompartimenti dei treni, i tratti somatici si mischiano nelle strade e le frontiere, seppur presenti fisicamente e talvolta con pesanti posti di blocco, nella realtà dei fatti hanno ben poca ragione di esistere.
Dunque storie dal basso e con un occhio molto orientato verso le donne, a stretto contatto con associazioni, gruppi della società civile, attivisti e professionisti nei paesi attraversati. Produrranno reportages, articoli, racconti, foto, e poi un documentario.

«Quello che proponiamo con il progetto The Railway Diaries, e più in generale attraverso Nawart è di dar un volto e una voce a chi non ce l’ha per far si che lo scambio culturale possa arricchire anziché dividere. E in un momento di accelerazione storica come quello attuale, in cui i confini si ridefiniscono e la guerra dilaga sotto bandiere ideologiche di ogni campana, è una questione che riguarda tutti noi», dicono le protagoniste di questa impresa giornalistica.
Il progetto «The Railways Diaries» si autofinanzia: per questo Nawart ha lanciato una campagna di crowdfunding. Nawart Press è un collettivo di giornaliste indipendenti, mosse dall’idea di fare del proprio lavoro individuale una realtà collettiva, un interscambio intellettuale, umano e professionale. Le fondatrici hanno alle spalle due anni di esperienza a Zeernews.com, collettivo di giornalisti con base al Cairo. Nawart rilancia la stessa idea di laboratorio giornalistico, con l’obiettivo di fornire strumenti nuovi e diversi da quelli proposti dai media mainstream, di andare a caccia di storie, e offrire contenuti accurati e originali a media italiani ed esteri. Il sito web di Nawart è concepito in tre lingue, italiano, inglese e francese, ma in futuro spera di poter includerne altre.

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