di Adelaide Grella
Le molte attese suscitate dall’affermazione di Syriza in Grecia, che si appresta a diventare il partito maggioritario nella imminente tornata elettorale, hanno fatto da detonatore per la convocazione dell’Assemblea Nazionale dell’ALTRA EUROPA con Tsipras tenutasi a Bologna il 17 e 18 gennaio presso il cinema Nosadella. “Abbiamo scelto Bologna perché qui c’è stata una bellissima campagna elettorale per le regionali della nostra lista ” l’altra Emilia-Romagna” ha dichiarato l’euro parlamentare Barbara Spinelli. Un riconoscimento che ci ha fatto molto piacere.
Dopo il lungo letargo, seguito alle elezioni europee del maggio scorso, che pur erano sfociate nell’elezione di tre europarlamentari, per l’Altra Europa si sono riaccese le speranze di poter avviare un percorso che possa dare vita anche in Italia ad una “casa comune della sinistra e dei democratici” (Revelli) al pari di Syriza in Grecia e di Podemos in Spagna. Si è riaccesa la speranza di ” costruire un soggetto politico radicale e radicato nella società” che sappia dare “unità a tutto quel popolo che sta pagando il prezzo delle politiche di austerità ” per usare le parole dell’europarlamentare Eleonora Forenza.
La partecipazione ė stata ampia con militanti provenienti da tutta Italia , esponenti di Sel, Pdc, Prc, Articolo 33, Comitati per l’Acqua pubblica, No people mover , TpO, movimenti per i Beni comuni. In totale si sono registrate 701 presenze nella giornata di sabato, e 400 nella mattinata di domenica, circa 70 gli interventi e più di 3200 contatti per la diretta Streaming. L’accoglienza e la macchina logistica predisposta dal gruppo degli organizzatori, cui va un sentito ringraziamento, coordinato con guida sapiente e discreta da Sergio Caserta, è stata fondamentale per la buona riuscita dell’evento, si è rivelata all’altezza della impegnativa situazione ed ha raccolto un grato riconoscimento dalla Presidenza dell’Assemblea e da tutti i partecipanti.
L’entusiasmo per Syriza, elemento vivificante di tutto l’evento, si è materializzato in 1315 euro raccolti in poche ore come contributo alla campagna elettorale a favore dei compagni greci e nella corposa adesione di molti alla “brigata” Kalimera, che sarà presente ad Atene per sostenere sul campo i compagni di Syriza in questi ultimi giorni di campagna elettorale e festeggiare insieme con loro il risultato.
I lavori dell’Assemblea si sono articolati in tre sessioni. Nella mattinata di sabato, dopo l’introduzione ai lavori di Marco Revelli che ha illustrato il manifesto politico “Siamo a un Bivio”, gli interventi del giornalista de Le Monde diplomatique sul massacro della redazione di Charlie Hebdó” e sull’imponente manifestazione “Nous sommes Charlie” e quelli dei compagni di Syriza, di Podemos, di Kobane e dei nostri europarlamentari, Barbara Spinelli, Eleonora Forenza, Curzio Maltese, hanno tracciato il contesto europeo e transnazionale.
Nel pomeriggio di sabato dalle ore 15.30 si è dato il via ad un ampio dibattito assembleare animato da ben 68 interventi, fatti dai portavoce dei comitati territoriali o dai coordinamenti regionali o da semplici militanti, che si sono dipanati in una seduta fiume protrattasi fino alle ore 23.30. Dopo questa maratona, la mattinata conclusiva di domenica ė stata dedicata ad una sessione sul Debito (e le sue ripercussioni sul Diritto del Lavoro, sul Wellfare, sul meridione ) focus centrale della crisi che dal 2008 attanaglia i paesi dell’Europa meridionale, con relazioni tenute da Roberto Pizzuti, Luigi Pandolfi, Cristina Quintavalla e Piergiovanni Alleva cui hanno fatto seguito stimolanti riflessioni fra cui si sono distinte quelle di Corrado Oddi e Paolo Ferrero.
Al di là degli esiti politici che meriteranno una ponderata e pacata riflessione, si può senz’altro affermare, a botta calda, che queste due giornate sono state importanti per la ricchezza dei contributi culturali dei relatori, per la preziosa testimonianza degli ospiti stranieri e dei nostri parlamentari, e per l’ampio e animato dibattito dei singoli ed appassionati interventi. L’evento ha segnato un sicuro arricchimento per ognuno dei partecipanti e un momento di crescita e riconferma della comunanza di valori del popolo dell’Altra Europa al di là delle diverse scelte strategiche ed organizzative operate nelle varie realtà territoriali.