del comitato di gemellaggio Bologna Pollica
Non molliamo, siamo al quarto anniversario della morte di Angelo e torneremo a Pollica, per manifestare con i familiari e i suoi concittadini, lo sdegno perché ancora non si scopre chi ha esploso nove colpi di pistola, la sera del 5 settembre del 2010 e soprattutto chi ha armato la mano che ha eliminato una delle figure più prestigiose nel bensì triste panorama politico meridionale e nazionale.
Giova ricordarlo ogni volta, Angelo Vassallo non era solo un sindaco efficiente e una persona perbene e capace. Angelo è stato per un periodo di tempo purtroppo breve ma sufficiente, un esempio di come si può anche nel profondo SUD, amministrare il proprio territorio con amore e intelligenza, utilizzare al meglio le risorse naturali, l’acqua del mare, le pietre della roccia, la cultura nell’accezione più ampia, cioè la gastronomia, i buoni prodotti della terra, la pulizia, la lotta contro lo sfruttamento delle risorse, come leve fondamentali del benessere della sua comunità e di chi ci viene per godere del meritato riposo.
Se ci pensate, più passa il tempo più diventa chiaro ed essenziale questo scopo criminoso: come si poteva tollerare nella terra dominata dai più arroganti e violenti clan camorristici, che del controllo del territorio hanno fatto la quintessenza del loro potere affaristico, che ci fosse in un comune piccolo si, ma molto importante dal punto di vista degli interessi economici complessivi per la sua posizione strategica, in una delle zone più belle della Campania, un personaggio che graniticamente s’opponeva alle pratiche che in tanti altri posti simili sono la norma? L’invasione del cemento, l’incuria e la sporcizia, il disinteresse pubblico per favorire le speculazioni di ogni tipo?
Angelo voleva e aveva ottenuto che il suo territorio fosse diverso, aveva osato far riconoscere la dieta mediterranea Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco (il 17 novembre ricorre l’anniversario di quel riconoscimento), aveva osato difendere e mantenere la proprietà pubblica del Porto di Acciaroli, aveva osato infine contrastare ogni forma di sopraffazione, dalla speculazione selvaggia al traffico di stupefacenti, si Angelo aveva osato ed ora si vorrebbe che tutti calino la testa.
Invece in questa strana Italia di cui forse parliamo sempre troppo male, sono sorte in questi quattro anni tante iniziative in ricordo ed onore del “Sindaco pescatore”. In particolare per l’iniziativa incessante della Fondazione Angelo Vassallo, sorretta dai fratelli Dario e Massimo che stanno portando la figura e la memoria di Angelo in ogni angolo del Paese richiamati dall’interesse e dalla solidarietà di tanti.
Ecco perché la gente accorre quando si proiettano i documentari sulla sua figura come il bellissimo film di Luca Pagliari “al di là del mare” che ha riempito le sale dei cinema ed anche quella della Cineteca di Bologna in una serata indimenticabile, in cui prese vita il gemellaggio tra la città Felsinea e Pollica con la firma dei due Sindaci e un programma di attività che va ancora avanti con tante iniziative. Così anche quest’anno ci ritroveremo a Pollica in due giornate dedicate al ricordo di Angelo.
La prima, il 5 settembre, promossa dall’Amministrazione Comunale e da Legambiente che prevede lo svolgimento di una partita di calcio tra esponenti della nazionale parlamentari che sfiderà la selezione composta dagli attori di Made in sud, Un posto al Sole e giornalisti Rai, nel nuovo centro sportivo polifunzionale che è intitolato ad Angelo Vassallo, seguirà una funzione religiosa nel porto di Acciaroli e la commemorazione sul luogo dell’omicidio.
La seconda manifestazione sabato 6 settembre si terrà nel centro di Pollica con una messa in suo ricordo e poi una manifestazione organizzata da amici, concittadini e villeggianti di ogni parte d’Italia che leggeranno brani sul tema del silenzio e del ricordo. L’evento sarà accompagnato da immagini e brani musicali eseguiti dai giovani della locale Scuola di musica, un’altra delle innumerevoli iniziative volute da Angelo.
Un appuntamento da non perdere per chi ritiene che a questo nostro Paese serva conservare e difendere la memoria dei suoi figli migliori e continuare a cercare verità.