Tsipras e i giorni dell'arcobaleno: una candidatura contro i diktat del terrorismo finanziario

13 Febbraio 2014 /

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Alexis Tsipras - Foto di Wikipedia
Alexis Tsipras - Foto di Wikipedia
di Silvestra Sbarbaro
Nell’ottobre del 1988 in accordo alla nuova costituzione da lui stesso promulgata, Pinochet sottopose a referendum il suo mandato presidenziale. Poco più che un pro forma. Molti dei suoi oppositori ritenevano impossibile rovesciare un potere preso con le armi con un referendum. Ed è proprio sull’astensione degli scettici e degli indecisi che conta Pinochet.
Per quindici anni il suo regime aveva torturato, assassinato, fatto sparire migliaia di persone. Sembrava impossibile riuscire a sbarazzarsene. Ma l’impossibile accadde. L’opposizione, che aveva a disposizione 15 minuti giornalieri in tv concessi dal regime per legittimare il referendum agli occhi del mondo, s’inventa una campagna che invece di guardare al passato s’immagina un futuro: un mondo migliore dove ci sia spazio per chiunque, per ogni modo di essere, per qualsiasi idea. E lo fa con allegria e con un arcobaleno.
Con “I giorni dell’arcobaleno” lo scrittore cileno Antonio Skàrmeta racconta la storia del pubblicitario incaricato di ideare la campagna per il No. Una campagna rivoluzionaria perché sceglie un tono leggero che mira a far sorridere, cosa che non era affatto scontata nel Cile del 1988. Spiega Skàrmeta in un intervista che pensare creativamente significa anche scostarsi dalle convenzioni. È intollerabile soccombere al lamento, al cinismo e all’apatia.

Può la creatività contribuire al cambiamento di una società ? Può una buona idea diventare azione politica? Il Cile ha dimostrato che è possibile. Dal romanzo nasce il film di Pablo Lorrain “NO. I giorni dell’arcobaleno” di cui si potrebbero organizzare pubbliche proiezioni a sostegno della candidatura Tsipras per ridare una speranza e la voglia di rimettersi in gioco a quanti, distrutti dai diktat del terrorismo finanziario, hanno perso non solo l’interesse politico ma l’interesse stesso per la vita.
Questo articolo è stato pubblicato su Micromega Online l’11 febbraio 2014

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