della Fiom Cgil di Bologna
In un articolo sul Correre della Sera, Aldo Grasso (commentatore televisivo fra i più noti) accusa sostanzialmente Maurizio Landini di essere un furbo comunicatore televisivo, attento più alla propria immagine mediatica che ai problemi concreti dei lavoratori. In poche parole, di non essere vero. Detto da uno che percepisce un lauto stipendio – sicuramente di gran lunga superiore a quello del nostro segretario – solo per guardare la tv e scrivere qualche commento da una posizione privilegiata, la cosa ci provoca un poco di stupore e un poco di fastidio.
Il dottor Aldo Grasso potrebbe infatti, prima di scrivere, informarsi meglio. E allora scoprirebbe che Landini la maglietta della salute alla James Dean – così dice Grasso – non la porta solo da quando va in tv, ma da sempre, come tutti i lavoratori che lo hanno conosciuto sanno bene. Allo stesso modo, tutti i lavoratori sanno benissimo, per averlo visto e sentito migliaia di volte nelle fabbriche, che Landini ha davvero un spiccato accento emiliano, e che Landini ha davvero quell’ aria un po’ scarmigliata.
Insomma, capiamo bene che per uno come Aldo Grasso, che per mestiere deve quotidianamente intrecciare rapporti insani con la suprema finzione catodica, il rischio maggiore sia quello di considerare tutto fittizio, ma, attenzione dott. Grasso! nel grande teatro della vita esiste anche qualcosa di vero. E la verità è che Landini è vero, anche in tv; almeno per quel tanto di verità che il mezzo televisivo consente a chiunque. Al contrario, sarebbe interessante sapere qualcosa di Aldo Grasso; se esiste, se è reale, o se dietro quella vignetta che accompagna i suoi articoli, non si celi in realtà un inquietante nulla tipografico.
Certo è che nelle fabbriche, fra gli operai, fra i i lavoratori e le lavoratrici in cassaintegrazione, fra i precari, Landini si vede spesso, mentre Lei, dottor Grasso, nessuno l’ha vista mai e questo necessariamente qualche dubbio ce lo pone; del resto, dottor Grasso, qualora Lei esistesse sul serio, noi della FIOM saremo sempre pronti a ricrederci, o, vista la sua prosopopea da giudizio universale, a convertirci al suo credo. Nel qual caso, si fidi, non esiteremmo un solo istante a omaggiarla deferenti; magari sacrificando per Lei la nostra maglietta più “dozzinale” con l’autografo originale di Landini, ovviamente.