di Noemi Pulvirenti
La Mutoid Waste Company si è installata nel 1991 a Santarcangelo di Romagna in occasione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza e, da allora, hanno scelto non solo di costruire le proprie abitazioni, ma anche di crescere lì i loro figli. Il fondatore è il britannico Joe Rush, che ha creato questa compagnia a metà degli anni ottanta; in questi anni si sono fatti conoscere in tutto il mondo grazie alle loro sculture e all’approccio innovativo sull’utilizzo dei materiali
Abbiamo parlato con Silvia che è stata accettata dalla compagnia ben 7 anni fa. Cosa fanno di preciso? Il verbo esatto per descrivere la loro arte è il “riuso”, ridonano una nuova vita ai materiali prendendo ispirazione dall’oggetto stesso senza snaturarne la propria origine. Una motocicletta rimane sempre una motocicletta, ma assemblandola con altri elementi nascono delle creature fantascientifiche con una nuova e pulsante identità. Silvia inoltre ribadisce che non si tratta solo di arte, ma di uno stile di vita che tenta di combattere contro lo spreco ormai diffuso in questa epoca consumistica.
Nonostante la compagnia sia parte integrante di Santarcangelo, una sentenza del TAR ha previsto un’ordinanza di demolizione delle sculture e delle abitazioni, e non di sgombero degli abitanti. Ma il centro pulsante di Mutonia è proprio l’officina con il lavoro di questi artisti. A fine settembre i Mutoid presenteranno ricorso alla sentenza, e nonostante il Comune e il sindaco li abbiano sempre sostenuti, rimangono dei “cavilli amministrativi” da risolvere. In queste ultime settimane anche i Beni Culturali di Ravenna e di Bologna si sono espressi sul valore artistico e culturale che i Mutoid rappresentano.
Nel frattempo l’Associazione Treesessanta, la Vigna Di Porta Santi e il Sidro Club hanno organizzato una festa per domani, sabato 7, e domenica 8 settembre, al Parco Fellini di Gambettola per sostenere la causa; sull’evento di facebook sono previsti più di 1500 partecipanti e il numero continua a salire. Durante la serata sarà presente il banchetto Mutoid must stay dove sarà possibile firmare la petizione contro l’ordinanza.
Una manifestazione per conoscerli da più vicino o per chi già li conosce per supportarli in questo cammino tortuoso, perché alla fine dei conti quella è la loro casa e tale dovrebbe rimanere.