A Budrio in testa al ballottaggio c’è Giulio Pierini, già assessore (bilancio, cultura, sport), già consigliere provinciale, già segretario della Sinistra giovanile di Bologna e prima ancora della Sinistra Universitaria. Solo 34 anni e già un discreto bagaglio di esperienza dentro il partito e dentro le istituzioni. Sostenuto da una coalizione di centro-sinistra (da Idv ai Verdi a Sel+Fds), incrocia le sciabole con Antonio Giacon, del Movimento 5 Stelle, 42 anni, product manager in un’azienda meccanica.
La scelta è fra la continuità rappresentata da Pierini e un cambiamento radicale che porterebbe il candidato “grillino”. Sotto tiro del M5S in particolare alcune scelte della precedente amministrazione: una centrale a biomasse, nuovi insediamenti abitativi, un certo decisionismo.
Nel programma del candidato del centrosinistra fanno capolino temi apparentemente in contraddizione con le politiche attuate finora (queste si, in linea con le scelte del Pd emiliano): uno su tutti il tema della “transizione”. Corrente di pensiero nata in Gran Bretagna, la “transizione” è un approccio di lungo periodo al governo dei luoghi, che tende all’autosufficienza energetica ed alimentare, con un occhio ai cambiamenti climatici e alla progressiva riduzione delle scorte di combustibili fossili. La declinazione budriese del tema è stata di accettare la costruzione di una centrale a biomasse da quattro megawatt (poi diventati due dopo le pressioni del comitato e la mediazione dell’amministrazione), che sarà alimentata, a quanto pare, con colture apposite e non con scarti agricoli e forestali.
La partita a Budrio è aperta. Il candidato grillino ha dalla sua il sostegno di una parte della coalizione di centrosinistra che ha mollato Pierini, in polemica con la precedente amministrazione, il nulla osta pilatesco del Pdl, che buttato fuori dai giochi sta a guardare, e l’insofferenza diffusa dei cittadini per i politici di professione.
Pierini, giovane “vecchio”, da questo punto di vista, ha il difficile compito di convincere i cittadini di Budrio che vale ancora la pena dargli fiducia per un altro giro.