Strage di Bologna. Un concorso letterario in memoria di Katia Bertasi

di Cinzia Venturoli /
17 Febbraio 2025 /

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Katia Bertasi “Solidarietà femminile: per un mondo più equo” è il titolo pensato da Federica e Alessandro per commemorare la mamma, uccisa il 2 agosto ’80 insieme a cinque colleghe dalla bomba che tolse la vita a 85 persone. Un modo per ricordare l’unione e la complicità di quel gruppo di donne, che spiegano il tema dell’iniziativa. Insieme ai racconti selezionati (termine di presentazione il 25 aprile) l’opera, a cura dell’editore Morellini, ospiterà un testo inedito di Sabina e Loriano Macchiavelli

Quanto sono lunghi 45 anni? A volte sono un soffio, a volte paiono dilatarsi e sembrare infiniti. Sono presenze e sono assenze. Sono ricordi e dimenticanze. Sono malinconie, rimpianti e risate.

Certamente sono anni in cui non abbiamo dimenticato il 2 agosto 1980, quando la vita di tanti si è fermata o è mutata: si è fermata per sempre per chi è stato ucciso, mentre per i loro familiari è ripartita, diversa, difficile, dilaniata. Tutta da ricostruire con un vuoto enorme, incolmabile. In un ricordo necessario e importante, un ricordo che si fa collettivo, della città. E bisogna trovare le parole per dirlo.

Ed è per questo ricordo, intimo e collettivo, che la famiglia di Katia Bertasi, una delle 85 persone uccise da quella bomba, ha pensato a un concorso letterario. L’arte che presta la voce, le parole per non dimenticare.

Katia aveva 34 anni, era nata a Stienta (Rovigo) e viveva a Bologna con suo marito e i due figli: una femmina di 11 anni e un maschietto di 15 mesi. Era ragioniera. Era in stazione, al lavoro alla Cigar, azienda che curava la ristorazione all’interno della Stazione e aveva gli uffici sopra alle sale d’aspetto. Alle 10,25 era nel suo ufficio quando la bomba scoppiò nei locali sottostanti. Assieme a lei morirono le colleghe Euridia Bergianti, Franca Dall’Olio, Mirella Fornasari, Nilla Natali e Rita Verde (qui e qui).

I due figli, Federica e Alessandro, hanno pensato che per ricordare Katia fosse giusto ricordare la solidarietà, la complicità, la forza di quel gruppo di donne e da qui il tema del concorso letterario Katia Bertasi “Solidarietà femminile: per un mondo più equo”. Ricordando la vita e non la morte. Non dimenticando mai quello che la strage ha rubato a loro e a noi tutti.

Da questa volontà, e da questa forza, si è costruito piano piano il progetto. Con loro io e Antonella Beccaria, impegnate a tessere un arazzo di relazioni che ha coinvolto Sabina Macchiavelli e l’editore Morellini, disposto a pubblicare i racconti selezionati attraverso il concorso. Sabina e Loriano Macchiavelli, con grande generosità, hanno regalato un loro racconto, inedito, che farà da apripista nel volume.

Così come tante volte è successo in questi 45 anni la memoria della strage è stata curata, accompagnata, sostenuta, sollecitata dalle persone: da chi è stato colpito e da chi, cittadino e cittadina, ha ritenuto un dovere civico e umano non dimenticare.

Quindi quei racconti ispirati a Katia e alle donne solidali, racconti che saranno diversi, che ci auguriamo scritti da chi c’era quel 2 agosto e da chi non era ancora nato, saranno balsamo per le ferite, saranno impegno attivo di cittadinanza, saranno un testimone che passa di mano in mano. Per la memoria. Il termine ultimo di consegna dei racconti è il 25 aprile 2025. Tutte le informazioni si possono trovare qui.

Questo articolo è stato pubblicato su Cantiere Bologna il 16 febbraio 2025

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