Primo gennaio, in marcia per la pace

di Le Reti di Pace /
30 Dicembre 2024 /

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Il manifesto in rete aderisce e partecipa alla marcia per la pace del primo Gennaio 2025 a Bologna, che si tiene contemporaneamente nei capoluoghi di provincia ed in molti comuni dell’Emilia Romagna. Stamattina a Bologna, si è tenuta la conferenza stampa, a seguito della quale è stato rilasciato un comunicato sottoscritto da tutte le reti regionali che partecipano all’iniziativa (QUI). Qui di seguito condividiamo l’appello di lancio della marcia (QUI LA LOCANDINA).

VOGLIAMO LA PACE, NOI NON CI ARRENDIAMO ALLA GUERRA

Il prossimo primo gennaio 2025 sarà la 58^ Giornata mondiale della pace. Saranno anche trascorsi

ottant’anni dalla fine della Seconda guerra mondiale quando i popoli riuniti nella sede più prestigiosa delle Nazioni Unite giurarono all’unisono “MAI PIÙ”. Per questo fondarono le istituzioni che avrebbero dovuto sovraintendere al rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani ovunque venissero attentati, anche per questo fu costituita l’Unione Europea.

Ora ci ritroviamo in una tragica situazione in cui quel giuramento è stato violato, e il diritto internazionale è messo sotto i piedi da autocrati e da Stati che al contrario applicano la legge del più forte, incuranti degli elementari principi umanitari, fino allo schiacciamento e all’annichilimento dei nemici con brutali e ininterrotte guerre di distruzione generale. E in generale a dilagare, come richiama Papa Francesco nel suo Messaggio per questa Giornata, è “una logica di sfruttamento, dove il più forte pretende di avere il diritto di prevaricare sul più debole. […] nel villaggio globale interconnesso, il sistema internazionale, se non è alimentato da logiche di solidarietà e di interdipendenza, genera ingiustizie, esacerbate dalla corruzione, che intrappolano i Paesi poveri.”

Nelle crisi tra i Paesi la ragione sembra aver perso ogni importanza e ha preso definitivamente il sopravvento una furia omicida, come altro si possono spiegare le atrocità commesse da Israele sistematicamente a Gaza ai danni di una popolazione civile stremata, o al metodico bombardamento delle città ucraine, da un esercito russo che ricorre alla cinica distruzione degli impianti energetici per condannare al freddo gelo la popolazione inerme, o la folle logica dell’escalation alimentata da tutti i governi che aggiungono sempre più armi ai conflitti in corso e spese militari ai bilanci degli Stati?

Il papa Francesco ci pose sull’avviso, inascoltato, che si stava giungendo a una guerra mondiale a pezzi, ora sembra proprio che questo lugubre mosaico si stia ricomponendo sotto i nostri occhi e che le prospettive di una deflagrazione generale, ci porti inesorabilmente sull’abisso, da cui sembra che molti governi anche europei non intendano recedere.

La corsa indiscriminata agli armamenti, l’uso sempre più spregiudicato di missili ultrasonici, parenti delle bombe atomiche, armi sporche che uccidono con sistemi subdoli migliaia di persone in un batter d’ali, perfino l’uso della privazione di cibo, di acqua di medicinali per la popolazione civile, sono l’odioso accompagnamento di questa cinica follia. Senza dimenticare, come ricorda anche l’ultimo rapporto della Caritas, le tragiche conseguenze sulle migliaia e migliaia di persone costrette dalle guerre alla miseria e all’emigrazione.

Per tutte queste ragioni ancora una volta noi associazioni pacifiste e nonviolente dell’Emilia-Romagna, ci ritroveremo il primo gennaio nelle piazze della nostra regione.

Come realtà unite al di là di ogni differenza religiosa, politica, etnica, culturale, chiediamo alla nuova Giunta regionale di assumere impegni concreti per la pace e la non violenza che peraltro non sono stati menzionati nelle nuove deleghe assegnate.

Ci accomuna il grido della medesima denuncia che risuona in tante manifestazioni in tutto il mondo: cessate il fuoco, stop ai crimini di guerra alle invasioni e all’occupazione, torni il diritto internazionale, le corti e i tribunali accertino i genocidi in atto e perseguano i criminali, SI al Trattato di proibizione degli armamenti nucleari, al disarmo, a un Dipartimento per la Difesa civile non armata e nonviolenta, alla giustizia sociale e ai beni comuni della salute e dell’istruzione pubbliche, NO in ogni caso alla guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti: l’Italia ripudia la guerra!

LE RETI DI PACE (in ordine alfabetico per città):

BOLOGNA

Europe for Peace Bologna

Portico della Pace                                                       

FAENZA

Overall Faenza Multiculturale

Centro di documentazione don Tonino Bello Faenza

FORLI’

Associazione Centro per la Pace Forlì

IMOLA

Comitato Pace e Diritti del circondario imolese Consulta diocesana imolese delle associazioni laicali

MODENA

TAM TAM Tavolo Associazioni Modena di Pace

PARMA

Casa della Pace Parma

PIACENZA

Europe for Peace Piacenza

REGGIO EMILIA

Europe for Peace Reggio Emilia

RIMINI

Artigiani di Pace Rimini

14 dicembre 2024

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