Bologna, verso lo sciopero generale del 23 maggio

di Fp Cgil /
20 Maggio 2024 /

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L’associazione il manifesto in rete aderisce allo sciopero generale del 23 maggio proclamato da Fp Cgil Bologna. Il corteo partirà giovedì alle ore 10 da Piazza XX settembre. Pubblichiamo di seguito un testo di Gaetano Alessi (CGIL) e l’appello alla moblitazione di Fp Cgil.

I servizi pubblici sono sotto attacco da diversi anni Poche assunzioni, esternalizzazioni, privatizzazioni. La città metropolitana di Bologna non fa eccezione. Solo nel 2023 in sanità meno 48 posti letto, meno 500 operatori sanitari. Meno cura, meno attenzione, meno risorse.

Comuni, funzioni centrali, sanità, igiene ambientale, servizi socio sanitari, tutti perennemente sotto attacco da ogni governo che con la logica del “superfluo” tagliano un pezzettino di diritti a tutti, ogni volta che possono.

E per chi vive in questi territori vuol dire solo una cosa: meno servizi.

Come Funzione Pubblica Cgil di Bologna abbiamo voluto prenderci il rischio di uno sciopero ed una manifestazione per chiamare a raccolta tutti coloro che amano il luogo in cui vivono e lo vogliono preservare. Perché solo il pubblico garantisce solidarietà e universalità e lo fa per tutti, specie per chi è più debole.

Vi aspettiamo il 23 Maggio in Piazza XX settembre alle ore 10, per andare in corteo e concludere in Piazza del Nettuno.

Per dire a chi comanda che noi non ci arrenderemo mai.

Per dirgli che noi ci siamo sempre.

Per tutti.

Tutti i giorni.

***

La situazione dei servizi pubblici nel nostro paese sta diventando drammatica.

Gli ultimi governi, riducendo i finanziamenti e non eliminando leggi che pongono limiti alle assunzioni di personale, hanno dato il via ad un lento depauperamento della risposta pubblica in termini di servizi resi al cittadino ed ad un progressivo impoverimento del tessuto sociale del territorio.

La sanità purtroppo non fa eccezione.

Il periodo Covid ha illuso che l’approccio verso il mondo della cura potesse vedere un nuovo protagonismo, invece superata la paura già dalla fine del 2021 sono ricominciati i tagli, meno 500 operatori tra Ausl, Sant’Orsola-Malpighi, Rizzoli, meno posti letto, 48 solo in azienda Usl nel 2023.

Il 2024 rischia di essere un altro anno orribile, e le annunciate chiusure estive dei reparti, molto più consistenti rispetto al 2023, fanno presagire che ad ottobre molti posti letto non saranno a disposizione della cittadinanza.

Come Funzione Pubblica di Bologna abbiamo sempre lavorato a tutti i livelli, locale, regionale, nazionale, per far in modo che i temi della “cura e della presa in carico” tornassero centrale.

Abbiamo avuto qualche vittoria, e qualche sconfitta, ma adesso ci troviamo di fronte ad un muro di gomma di mancate risposte, frutto anche di nervosismi elettorali, che porterà verso un’ulteriore impoverimento degli organici e di conseguenza dell’offerta di servizi di cura.

Per dare un segnale forte e per mettere al centro dell’attenzione la tenuta del sistema di welfare, per la prima volta dopo molti anni, abbiamo proclamato lo sciopero generale di tutti i servizi pubblici per il prossimo 23 di maggio.

Uno sciopero che è ovviamente rivendicativo, ma è anche il tentativo di dire a tutte le parti in gioco che i servizi pubblici e la sanità sono di tutti, e da tutti vanno difesi.

Occorre per noi un segnale da una città come Bologna che ha sempre avuto e deve continuare ad avere nel suo DNA la difesa di tutti.

Mario Pasquini
Segretario Generale Fp Cgil di Bologna

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