20 mila famiglie sotto sfratto. Le case popolari ci sono ma restano vuote
- di Francesca Del Vecchio
- / 2 Dicembre 2021
- / Sociale

Milano, emergenza abitativa, sindacati contro la regione. โUrge assegnare quegli alloggi alle famiglie che ne hanno fatto richiesta e che ne hanno diritto. Erano previsti 2 bandi per lโanno 2021, ma il secondo non si farร perchรฉ il comune di Milano ci sta mettendo 9 mesi per assegnare quelli della scorsa primaveraโ
Quasi 20 mila famiglie tra Milano e i comuni metropolitani rischiano lo sfratto. Sono 16.513 quelle su cui pendeva una richiesta di esecuzione al 31 dicembre 2019 a cui si sommano le circa 3.500 per le quali il Tribunale di Milano ha emesso la convalida dello sfratto dal 2020. Convalide solo temporaneamente sospese per effetto dellโemergenza Covid.
Un quadro allarmante emerso dai dati forniti dai sindacati Sunia, Sicet, Uniat, Unione inquilini, Asia e Conia, specie se si considera che Milano รจ da sempre una cittร con โfame di caseโ. โParliamo di una platea di cittadini variegata โ spiega Giuseppe Jannuzzi, segretario di Sunia. โ Quelli con piรน disagi appartengono a fasce estremamente disagiate per le quali non ci sono soluzioni alternativeโ, aggiunge. ร un fatto, poi, che trovare ospitalitร temporanea รจ molto piรน difficile a causa della pandemia. Le cause di questa emergenza sono diverse: le storture della legge regionale 2016 sulle politiche abitative, i criteri per la compilazione delle graduatorie, lโiper burocratizzazione nellโassegnazione degli alloggi.
โUno dei piรน recenti correttivi alla norma regionale, anche se non รจ sufficiente, รจ lโeliminazione delle graduatorie singole per ciascun alloggio. Dal prossimo anno si torna alla graduatoria generale โa scorrimentoโโ, spiega Jannuzzi. Prima della riforma, datata maggio 2021, i bandi si riferivano infatti a specifici appartamenti, costringendo le famiglie a presentare domanda anche piรน volte allโanno. Pure i criteri con cui vengono stilate le graduatorie andrebbero rivisti: nel caso di persone anziane che passano dallo stipendio alla pensione con il Tfr โcโรจ un conflitto nei requisiti di permanenza negli alloggi pubblici. โ spiega ancora. โ Non si puรฒ chiedere a un pensionato di investire i risparmi, magari destinati alla salute, per la casaโ.
Anche le 6 mila case popolari ristrutturate dal Comune di Milano e dalla Regione (con Aler) rimaste vuote sono un segnale negativo: โUrge assegnare quegli alloggi alle famiglie che ne hanno fatto richiesta e che ne hanno diritto โ continua ancora il segretario di Sunia. โ Erano previsti 2 bandi per lโanno 2021, ma il secondo non si farร perchรฉ il comune di Milano ci sta mettendo 9 mesi per assegnare quelli della scorsa primaveraโ, spiega ancora Jannuzzi.
Sindacati e i comitati degli inquilini stanno cercando di proseguire con lโassessore Maran lโinterlocuzione avviata con lโex alle politiche abitative Rabaiotti: โChiediamo una regia unica per la gestione dellโemergenza: un unico ufficio che gestisca le pratiche e risponda alle richieste del cittadinoโ, aggiungono da Sunia. Dopo il lockdown, per giunta, alcuni uffici Giudiziari non hanno riaperto ed รจ diventato impossibile per i destinatari di sfratto conoscere lโ1% del bilancio annuale (circa 50 milioni di euro, ndr) che abbiamo chiesto. โ continua โ Una somma che potrebbe fare la differenza. Ma non cโรจ la volontร politicaโ.
Altro nodo รจย il mancato investimento sulla ristrutturazione degli edifici pubblici esistenti e assegnati: โSpesso ci si dimentica che non si puรฒ far affidamento solo sulle forze dei comitati di condominio per sistemarli. Ci sono famiglie che vivono da 40 anni nella stessa casa e non hanno mai ricevuto assistenza nella manutenzioneโ. Problema che potrebbe essere in minima parte arginato โ ma solo nel quartiere San Siro โ investendo gli oneri di urbanizzazione del nuovo stadio, come anticipato dal sindaco Sala.
Questo articolo รจ stato pubblicato su il manifesto il 28 novembre 2021