Trasfromismo e coerenza

di Claudio Corticelli /
3 Agosto 2021 /

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TRASFORMISMO di industriali, ex politici e amministratori della montagna bolognese, in parte fermato dal Consiglio di Stato, con un bel balzo scomposto sulle selle delle biciclette elettriche

Trasformismo e coerenza, due comportamenti contrapposti, diversi, che da sempre i poltici dalla lontana Unità d’Italia ad oggi, hanno caratterizzato la poltica, prima prendendo una posizione sociale, diciamo così popolare di sinistra insomma, per poi fare l’opposto quando se ne rendeva, se ne rende utile, vedi De Pretis nel 800, Craxi nel 900, mentre combattenti come Garibaldi nel secolo scorso, Belinguer, o Di Vittorio nei decenni nostri, sono stato coerenti ai loro ideali di politca sociale.

Ma perchè faccio questi esempi? Lo racconto subito, analizzando il trasformismo in due avvenimenti, due scelte di poltica ambientale; primo, la costruzione di un nuovo impianto di risalita di scii al Corno alle Scale; seconda, la grande postiva ciclovia APPENNINO BIKI TOUR, che passa per Fanano, ma per noi nel territorio di Gaggio Montano.

Analizziamo il trasformismo di tanti industriali, un ex ministro, amministratori della montagna bolognese, il presidente del GAL, che per gli investimenti prospettati per il nuovo ampliamento della seggovia del Corno alle Scale, la cavalcano creando subito un nuova propria società, con l’intento di accapararsi soldi pubblici stanziati dal precedente Governo Renzi-Lotti, ad anche dalle due Regioni, Toscana ed Emilia-Romagna, tutti sono diventati “ecologisti” dicono loro, prospettando la cementificazione di parti considerevoli di quella bellissima montagna, come dice il già ministro dell’ambiente “per dare sviluppo aconomico all’Appennino attraverso il turisno dello scii” chiaramente pensando solo ai soli capitali da utilizzare.

Mentre i veri autentici ambientalisti, dal primo momento hanno contrastato questo progetto di sperpero di denaro pubblico, per la semplice ragione che le temperature, il clima è cambiato in peggio, è più caldo tutto l’anno, soprattutto nell’inverno, la neve cade e rimane solo 10 / 15 gg l’anno, quindi quei soldi vanno impiegati per altro, per il turismo lento, a piedi, in biciletta, per sport dolci, per la salvaguardia della Flora e delle Fauna.

Quindi due posizioni chiare, chi opera e vuole i soldi per “sviluppare” mentre gli ambientalisti, ricordando Pier Paolo Pasolini, puntano al “progresso” senza stravolgere il Corno alle Scale con enormi scavi, cemento e nuovi tralicci inutili.

Questo arrembaggio di potere all’Appennino, per adesso, a fine Luglio ’21, è stato fermato dal Consiglio di Stato, che vuole vederci chiaro su questo dubbio grosso ampliamento di ferro e cemento armato.

Ecco cosa intendo per trasformismo “interessato” da una parte industriale / politico / amministrativo, e invece coerenza utile e di valore, di sostenibilità ambientale, dall’altra.

Illustrando il secondo avvenimento importante, dove vediamo l’essenza, del trasformismo, BUTTANDOSI AMBIGUAMENTE nella positiva, ecologista lunhissima ciclovia italiana dalla Liguria alla Sicilia, APPENNINO BIKI TOUR che passa nelle strade secondarie di Gaggio Montano.

Ancora l’ex ministro ambiente dichiara, alla stessa conferenza stampa dove si è intrufolato “sono a favore di un nuovo indotto economico e occupazionale per l’Appennino” quindi ancora una volta si confonde tra gli ecologisti, unicamente interessato ai soldi, non all’ambiente, saltando malamente in sella alla bicicletta ecologista, elettrica, che gli storici ambientalisti indicano nelle DUE RUOTE uno dei mezzi di turismo lento, che non inquina, non intralcia, percorre strade secondarie a basso traffico, percorrendo parchi e riserve naturali, valorizza i piccoli, splediti Comuni di montagna.

Ho cosi sottolienato i due comportamenti politici, TRASFORMISMO per interessi economici e di potere, mentre invece COERENZA ecologica, per i valori di sostenibilità ambientale, con l’intento di piccoli e grandi gesti personli e collettivi nelle vaste zone del Nostro Appennino, di abbattere le emissioni, semplicemente pedalando con le nostre gambe, creando energia naturale, lasciando a casa, il più possibile i motori.

Claudio Corticelli, di Grizzana Morandi

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