Come regalare alla destra una città da settant’anni amministrata dalla sinistra

di Rosella De Troia /
5 Luglio 2021 /

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Rimini, 7 novembre 2020, Emma Petitti, presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, si candida a sindaco di Rimini.

Come in passato – afferma Emma Petitti, la prima a candidarsi a succedere ad Andrea Gnassi – ho deciso di assumermi la responsabilità delle scelte, senza attendere i riti della politica. Non è più tempo. Ci vuole coraggio, chiarezza e iniziativa personale.

28 gennaio 2021 anche Jamil Sadegholvaad si candida a sindaco di Rimini per il PD .

L’annuncio è arrivato in diretta Facebook: “Buongiorno, sono l’assessore con il nome strano”. I temi su cui punterà l’assessore: continuità con l’amministrazione Gnassi di cui ha fatto parte per dieci anni.

“Ho comunicato la mia disponibilità – ha detto Jamil Sadegholvaad – al sindaco Gnassi, al presidente Bonaccini e al mio partito”. Il quale partito aveva però chiesto, per voce del segretario provinciale Sacchetti, di evitare se possibile la competizione interna. Così non sarà.

L’assessore dichiara di ispirarsi al modello di “Gnassi nel 2016 e Bonaccini lo scorso anno”: massimo coinvolgimento di civici e altre realtà al di fuori del Pd.

Inizia così una “guerra” interna al PD riminese senza esclusione di colpi. Arrivando spesso a vere e proprie risse verbali tra le due fazioni..

A questo punto le primarie diventerebbero l’unico modo per risolvere democraticamente questa ” battaglia” , ma l’aspirante candidato Jamil Sadegholvaad ed il suo seguito non ne vogliono sapere.

L’attuale Vice sindaco Gloria Lisi facente parte di alcune liste civiche cattoliche sostiene con le suddette liste senza se e senza ma Jamil Sadegholvaad .

Il 2 Aprile sulla sua pagina fb Gloria Lisi pubblica questo post:”Penso che la fede non vada mai strumentalizzata nè ostentata ed appartenga al mondo del nostro privato e del nostro intimo, tuttavia ieri ho ascoltato un commento su Jamil che lo ha definito ‘musulmano’. In realtà lui è cattolico da sempre, anche se ha sempre respirato un profondo multiculturalismo che lo ha dotato di una grande capacità di dialogo e di apertura mentale, e questa credo sia una dote importante. Ecco ci ho ragionato un bel po’ sul fare o non fare questo post, tanto più che come ‘fioretto’ di Quaresima mi sono tenuta ben lontana da fb.

Poi riflettendoci mi è venuta in soccorso quella canzone che richiama un passo evangelico ‘dove due o tre sono uniti nel mio nome, io sarò con loro’ ed ecco mi sono decisa perché la fede non va tenuta sotto il moggio…. Il don oggi ci ha ricordato che non esiste Pasqua senza Venerdì Santo, grazie Jamil per aver condiviso con me questo momento di preghiera importante nel ricordo della Passione di Nostro Signore.”

La “guerra” santa o meno continua.

A maggio il PD riminese vuole evitare ad ogni costo le primarie e chiede ai due candidati di fare un passo indietro in favore di un terzo “civico”, che si materializza in un noto avvocato vicino a Forza Italia (Maresi)..

Fortuna non se ne fa niente.

Coraggiosa presenta un suo candidato che potrebbe mettere tutti d’accordo, anche i 5 stelle lo voterebbero. Il candidato è Nazareno Gabrielli, riminese, vice direttore nazionale di Banca Etica; uomo di Finanza, impegnato nel sociale e nel solidarismo di matrice cattolica, dotato di un profilo personale e professionale di qualità elevata.

Ma al PD non va bene e le liste civiche dichiarano che voteranno solo Jamil Sadegholvaad .

Intanto Maurizio Melucci e Jessica Valentini presentano e vincono un ricorso contro il PD riminese per aver all’improvviso aumentati i membri dell’Assemblea e cosi commentano: “La legalità nel Partito Democratico di Rimini è stata ristabilita. La Commissione Nazionale di Garanzia ha accolto, all’UNANIMITA’, il ricorso presentato contro l’allargamento dell’assemblea congressuale e direzione comunale del Pd di Rimini a componenti di diritto che avrebbero modificato la composizione numerica e politica dell’organismo in procinto di prendere decisioni di centrale importanza per il futuro del centrosinistra a Rimini, ossia la designazione del candidato a Sindaco alle prossime elezioni amministrative. La direzione comunale del Pd di Rimini, corretta, è dunque di 52 componenti come eletta dai congressi con il solo sindaco unico componente di diritto”.

Un tentativo, evidente, di spostare la maggioranza a favore della candidatura di Jamil Sadegholvaad e penalizzare la Presidente dell’Assemblea Legislativa dell’Emilia Romagna Emma Petitti con un vero e proprio “colpo di mano”.

I due aspiranti candidati Jamil Sadegholvaad ed Emma Petitti vengono convocati al Nazareno ed al loro ritorno Emma Petitti fa un passo indietro e viene deciso che il candidato sindaco sarà Jamil Sadegholvaad ed in caso di vittoria il Vice Sindaco Chiara Bellini, fedelissima della Petitti.

Pensate quindi che sia tutto risolto?? Invece no perchè a questo punto Gloria Lisi lascia Jamil Sadegholvaad e si dimette dal comitato elettorale. Ricordo che Gloria Lisi è leader dell’associazione Rimini Attiva ed ha un grande peso nell’associazionismo cattolico riminese. Sicuramente assisteremo ad altre puntate di questo indecente spettacolo.

E questo tipo di politica la chiamano di Sinistra quando invece rende impossibile la nascita di una vera Sinistra.

E purtroppo questo avviene anche a livello nazionale non è un caso che in Italia il primo partito sia FDI ed il secondo la Lega.

Questo disastro è avvenuto soprattutto a causa della crisi dei partiti che come diceva giustamente Berlinguer: “degenerato e questo è all’origine dei guai in Italia. I partiti oggi sono soprattutto macchine di potere e di clientela: scarsa o mistificante conoscenza della vita e dei problemi della gente, ideali e programmi pochi e vaghi, sentimenti e passione civile, zero. Gestiscono interessi, spesso contraddittori, talvolta loschi, comunque senza rapporto con i bisogni umani emergenti. Senza smantellare tale macchina politica ogni risanamento economico, ogni riforma sociale, ogni avanzamento morale e culturale è precluso in partenza.”

Penso sia arrivato il momento di cercare con pazienza di far rinascere la Sinistra costruendo dei partiti seri che rispettino i dettami dell’articolo 49 della nostra Costituzione.Sembra un’utopia e probabilmente lo è ma da qualche parte bisognerà anche ricominciare. Almeno non votiamo più solo per la paura dell’avvento della destra, a furia di coprire il marcio e nascondere la polvere sotto i tappeti per questa paura abbiamo fatto crescere a dismisura proprio le destre.

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