Ministro Bussetti, cinque consigli per cambiare la scuola. Da un'insegnante

7 Giugno 2018 /

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di Aurora Di Benedetto
Egregio signor ministro Marco Bussetti, da giovane docente della scuola primaria le auguro buon lavoro e mi permetto di segnalarle qualcosa che secondo me non dovrebbe essere cambiato ma difeso e attuato e qualche cambiamento che riterrei opportuno introdurre. Quello che non cambierei sono le Indicazioni nazionali per il curricolo.
Esse portano avanti un’idea di scuola moderna ispirata alle migliori e sperimentate teorie pedagogiche. Una scuola che deve porre al centro al centro il bambino rendendolo protagonista del suo apprendimento attraverso esperienze significative e la riflessione su quelle esperienze. Insomma, per farla breve, esse configurano la scuola come a mio avviso dovrebbe essere e ancora non è. Ora mi accingo ad elencarle delle piccole modifiche nella struttura organizzativa della scuola.

  • 1. Sono d’accordo sulle classi con un numero di alunni non superiore a 22;
  • 2. Due insegnanti per classe, ognuno dei quali curerà un gruppo di discipline, ma programmerà insieme al collega in modo da non dare ai bambini una visione parcellizzata della realtà.
  • 3. Introduzione ogni 4 classi di un docente tutor avente i seguenti compiti:
    • a. coadiuvare i docenti delle classi nel progettare interventi di recupero e potenziamento.
    • b. fornire ai docenti consulenza pedagogica didattica e organizzativa.
    • c. accompagnare i docenti nello stabilire un rapporto corretto e collaborativo con le famiglie.
    • d. stimolare l’innovazione metodologica e l’uso delle Tic (tecnologie che riguardano l’informazione e la comunicazione) nella didattica.

In breve, ogni docente tutor sarà responsabile di un gruppo di otto docenti di cui curerà la crescita professionale. Per acquisire il ruolo di docente tutor sarà necessario superare un corso-concorso che sarà la porta di accesso al ruolo separato di docente tutor con un aumento cospicuo di retribuzione.
Questo articolo è stato pubblicato dal FattoQuotidiano.it il 5 giugno 2018

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