di Loris Campetti
Una passione per il giornalismo, una passione per la verità, una passione per la democrazia. È morto lunedì 30 ottobre Sandro Provvisionato, un amico e un compagno. Aveva iniziato fin da piccolo a scavare dentro le notizie e non ha mai smesso. Ci ha insegnato che si può fare un mestiere a rischio come quello del giornalista senza mai piegare la testa e senza mai girarla dall’altra parte: indipendente sempre, sia che lavorasse per la l’agenzia Ansa sia che dirigesse Radio Città Futura, o per l’Europeo o come capocronaca del Tg5 di Mentana dove si è inventato il settimanale d’inchiesta internazionale Terra!. E, soprattutto, la sua creatura: www.misteriditalia.it.
Dal caso Moro al “pentimento” di Patrizio Peci, dalla Uno bianca ad Ali Agca, non sono i misteri che mancano nel paese della strage di stato, e Sandro li ha attraversati e raccontati tutti in tantissimi libri, saggi, interventi. Una vera militanza al servizio della verità, anche quella scomoda. Sandro rispettava le persone, non i potenti. Nella guerra “umanitaria” alla Jugoslavia, nel Libano occupato da Israele, in Iran e Iraq, nel Kosovo delle armi, della droga e della pulizia etnica. Dalla parte dei più deboli, per esempio dei palestinesi. Qualche anno fa mi propose di fare un viaggio insieme in Iran, paese che Sandro conosceva e aveva raccontato.
Lo organizzò in ogni dettaglio, consigliò a me e ad Angela (anche lei giornalista) di chiedere il visto come turisti per evitare rifiuti, lui si sentiva sicuro perché all’ambasciata lo conoscevano bene. Così bene che noi avemmo il visto e a lui, il giorno prima della partenza, gli fu rifiutato. L’Iran l’abbiamo girato in lungo e largo insieme alla sua compagna, Laura, ma senza l’organizzatore del viaggio. Di viaggi ne abbiamo fatti altri insieme, là dove non serve il visto d’ingresso.
Ciao Sandro, grazie per il tuo lavoro e per la tua amicizia. Un abbraccio ai suoi cari e uno speciale a Laura