di Stefania Pisani (Filcams-Cgil Bologna) e Luca Soddu (Agenquadri Cgil Emilia-Romagna)
Ci risiamo, esattamente un anno dopo. Potrebbe sembrare una commedia degli equivoci, se non fosse l’imbarazzante realtà: “Nelle ore che precedono l’apertura dell’evento di punta di Cna Bologna, il Cioccoshow, gli oltre 500 dipendenti di Cna Bologna vengono nuovamente minacciati di licenziamento collettivo”. A denunciarlo in una nota sono la Filcams Cgil di Bologna e Agenquadri dell’Emilia Romagna che ricordano come l’anno scorso si sia affrontata “una procedura di licenziamento collettivo che coinvolgeva direttamente 80 dipendenti ai quali si andavano a sommare altri 21 contratti a termine”.
“Oggi ci parlano di 70 ‘centri di costo’, a cui dobbiamo aggiungere 24 contratti a termine: adesso basta”, scrivono Filcams e Agenquadri. “Rifiutiamo di fare trattative sotto minaccia. Ricordiamo alla dirigenza di Cna Bologna che grazie al lavoro fatto con le rappresentanze dei lavoratori hanno introitato 4 milioni di euro con 3 anni di sacrifici e accordi sindacali. Oggi Cna opera con circa 60 lavoratori in meno rispetto all’anno scorso di cui 39 con la mobilità, divenuta volontaria grazie alla nostra lotta e ad un ulteriore anno di accordo di contenimento del costo del lavoro”.
Questo articolo è stato pubblicato da CgilBo.it il 16 novembre 2016