All’assemblea con l’avvocata Barbara Spinelli hanno partecipato circa 30 donne, dopo il dettagliato racconto dei gravissimi episodi di violazione dei diritti umani in particolare a Cizre e in generale nei territori curdi, ed avere constatato l’assoluto silenzio di tutti i media main streem, che anzi hanno ripreso l’utilizzo di termini come “terroristi”, “separatisti” nei confronti delle forze di autodifesa e di avere valutato come da parte delle istituzioni sia locali che centrali e internazionali non c’è stata nessuna presa di posizione netta nei confronti di questi massacri abbiamo deciso che:
- faremo il possibile per rompere il silenzio che è complice, a livello di controinformazione, con i mezzi di cui disponiamo, per fare circolare il più possibile le informazioni, soprattutto il dossier scritto da B.S. con l’informativa completa delle violazioni;
- entro i prossimi 15 giorni entreremo e faremo pressione con una dichiarazione al Consiglio Comunale di Bologna, per fare in modo che prenda posizione e denunci i massacri. Su questo punto invitiamo tutte/i ad entrare nei propri Consigli Comunali per avere più forza nella denuncia e fare in modo che non resti un singolo momento isolato di lotta;
- con un obiettivo più a lungo termine, ma non troppo, organizzare e costruire una manifestazione unitaria davanti al consolato turco, possibilmente a Roma o Firenze;
- parteciperemo come femministe e lesbiche all’assemblea nazionale della Retekurdistan nel gruppo di lavoro sulle donne per coordinarci nelle lotte.