Emilia Romagna: la storia e il futuro, politiche per una regione smart

11 Maggio 2015 /

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Regioni smart
di Sergio Caserta
Si intitola “La storia e il futuro, politiche per una regione smart. Come hanno affrontato la crisi le imprese della regione Emilia Romagna? Quali scenari si prevedono per il prossimo futuro?” Attraverso trentasette video interviste [*] a imprenditori, manager responsabili di cluster, creativi e attori protagonisti delle politiche regionali, si compone il filo della ricerca “tra storia e futuro, politiche per una regione smart”, condotta dall’Associazione Valore lavoro su finanziamento dell’assessorato alle attività produttive regionale ,a cura di Vittorio Capecchi (Università di Bologna e ricerche sulle politiche regionali), Sergio Caserta (attività nel mondo della cooperazione e ricercatore giornalista), Angiolo Tavanti (presidente Associazione Valore Lavoro e attività nel settore del credito e delle istituzioni finanziarie) e che esce nel mese di giugno per le edizioni del Mulino.
Si tratta di una ricerca sulle trasformazioni dell’economia in Emilia Romagna. Sono state selezionate per questo aziende di diversa dimensione di molti settori produttivi, con la valida collaborazione in particolare del gruppo Innovanet di CNA coordinato da Roberta Bellavia che ha segnalato alcune tra le realtà più innovative e significative del territorio. Dall’insieme delle conversazioni con manager e protagonisti intervistati, emerge un quadro complessivamente molto positivo della consistenza del tessuto economico regionale, pur nelle non poche difficoltà determinate dalla lunga crisi.

La propensione al cambiamento è uno dei tratti distintivi comune a tutte le imprese, sia quelle consolidate dei gruppi maggiori, esposte alla competizione internazionale in cui difendere e affermare i propri marchi, sia di quelle di media dimensioni per le quali i fattori locali del credito, della ricerca, dei servizi hanno un peso certamente maggiore, così come per le tante imprese artigiane, che da sole o associate in reti di cooperazione, si battono con caparbietà contro le avversità della congiuntura, riuscendo a far leva sulla propria competenza e creatività.
Un altro degli elementi distintivi e comuni dell’universo produttivo analizzato è la propensione a mantenere intatti i valori di riferimento sociale, propri dell’imprenditorialità emiliano romagnola, in cui la professionalità e la dignità dei propri dipendenti e collaboratori rimane un valore da difendere e possibilmente da accrescere.
Ciò smentisce i profeti dell’iperliberismo che preconizzano un sistema in cui il lavoro sia ridimensionato al rango di merce, sembra a noi che questa cultura non abbia “sfondato” in Emilia Romagna anche se non mancano rischi che il protrarsi della crisi, e l’insufficienza di politiche adeguate nei confronti dei settori e delle non poche imprese in difficoltà, possa mutare il quadro anche in peggio.
È da considerare con grande preoccupazione che un tale patrimonio di competenze, ricchezza professionale e valori non è immutabile ne acquisito per sempre. È quanto mai necessario che sia sostenuto da adeguate politiche regionali che devono trovare nuovi ambiti di programmazione e di sostegno, in particolare nei settori della formazione professionale, della ricerca, del credito, di un più efficace supporto all’internazionalizzazione.
È solo da politiche di sviluppo locale che si può trovare una risposta concreta al superamento della crisi. Anche perché oltre questo campione che rappresenta un insieme di positive esperienze “dal basso”, sappiamo che molte e molte realtà sono dovute soccombere, che la base produttiva e occupazionale si è ridotta, che “la notte non è passata” e quindi c’è ancora tanto da fare.
Si discuterà della ricerca martedì 12 maggio alle ore 18.00 presso il caffè de la paix Via Collegio di Spagna 5 Bologna,
Presidenza dell’incontro a cura di Rossella Lama – Vice Presidente di Valore Lavoro
Proiezione video a cura di Noemi Pulvirenti, sceneggiatrice e comunicazione video
Relazione e presentazione di Vittorio Capecchi – Prof. emerito Università di Bologna e Coordinatore della ricerca
Intervengono:

  • Silvano Bertini – Responsabile Servizio politiche di sviluppo economico, ricerca industriale e innovazione tecnologica della regione Emilia-Romagna
  • Matteo Lepore – Assessore della giunta del Comune di Bologna con delega a Economia e promozione della Città, Turismo, Relazioni Internazionali, Agenda Digitale
  • Simone Gamberini – direttore di Legacoop Bologna
  • Rodolfo Ravagnan – Area Innovazione, Ricerca -Sviluppo e Relazione con gli Associati di Unindustria Bologna
  • Paolo Bertuzzi – Vicepresidente Unione Produzione – Cna Bologna
  • Maurizio Lunghi – segretario generale della Camera del Lavoro Metropolitana di Bologna
  • Massimo Bosso – Sindaco di Casalecchio di Reno

Conclusioni di Sergio Caserta, ricercatore e giornalista free lance
[*] Noemi Pulvirenti ha collaborato alla cura dei brani dei video selezionati e alla trascrizione dei testi delle interviste.

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