di Dario Vassallo, presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore
“Un sindaco non deve soltanto pensare allo sviluppo di un territorio, dare dei buoni depuratori, dare una buona assistenza scolastica, deve anche pensare alla salute dei cittadini. Da qui, la nostra missione. Noi siamo come missionari, lo facciamo con amore perché ci crediamo”. Parlava così Angelo Vassallo nel 2010 a proposito della dieta mediterranea, quell’insieme di pratiche, conoscenze, saperi e spazi culturali che le popolazioni del Mediterraneo hanno creato e tramandato nel corso dei secoli come una perfetta sintesi tra ambiente, cultura, organizzazione sociale, storia, tradizione e cibo.
Un progetto ambizioso quello di Angelo Vassallo, innovatore e anticipatore dei tempi, che ha riconosciuto nella cultura del territorio una ricchezza per chi sul territorio vive. Una visione che mette l’uomo al centro dell’attività produttiva e che mira a creare ricchezza per tutti e non per pochi, fondandosi sui valori della legalità e con una particolare attenzione all’ambiente e alla sostenibilità. “Stiamo raccogliendo ora – spiegherà Angelo Vassallo in un’intervista del 9 luglio 2010 – i frutti di un lavoro cominciato nel 1994. Chi scommetteva sull’ambiente quindici anni fa non veniva considerato normale”.
Eletto sindaco nel 1994, Angelo Vassallo conobbe Ancel Keys, che a Pollica ha vissuto per trent’anni. “Quando nel 1997 Keys andò via – racconterà spesso Angelo Vassallo – mi disse ‘divulgate la dieta mediterranea’. Nei convegni che abbiamo tenuto in quel periodo emersero due cose: le proprietà importanti dell’olio d’oliva, lui diceva sempre ‘dopo il latte materno, l’alimento principale è l’olio di oliva’, e la necessità di mettere al bando le merendine e le bevande dolcificate per i bambini. Lui era quasi scandalizzato da queste cose! Noi, in questi anni, abbiamo lavorato tanto, pur non avendo grosse competenze specifiche”.
Correva l’anno 1996 e Angelo Vassallo, sindaco di Pollica, imponeva la dieta mediterranea nelle scuole del suo comune. “Noi – racconterà nel 2010 durante un convegno delle CittaSlow – siamo quelli che nelle scuole vietiamo l’ingresso dei precotti, siamo quelli che nelle scuole promuoviamo l’educazione alimentare. L’educazione alimentare non si può fare solo ai bambini, bisogna coinvolgere anche i genitori”.
Nel 1997 acquistò il Castello dei Principi Capano a Pollica, sognando di far diventare questo splendido maniero del 1300 il cuore promotore degli studi e dello sviluppo della dieta mediterranea che Ancel Keys aveva studiato seguendo le abitudini alimentari della popolazione del territorio cilentano. Il castello, a seguito dei lavori di ristrutturazione, sarà inaugurato il 29 maggio del 2009. “Dopo tanti anni di lavoro – commenterà Angelo Vassallo – viviamo l’apertura di questo castello che dal privato è stato restituito ai cittadini”.
“Io – continuerà parlando del vivere mediterraneo – dico sempre che bisogna vendere anche la qualità della vita: il turista che viene qui deve sapere che almeno per un mese o quindici giorni deve cambiare vita, dove cambiare vita significa godersi il paesaggio, la natura, farsi un bel bagno e certamente avere davanti una bella pietanza che in città non si trova. Tutto questo lo si può farese riusciamo a produrre nel Parco quei prodotti che noi per un po’ di tempo abbiamo perso di vista”.
Un lavoro meticoloso e senza sosta, che porterà alla realizzazione di un percorso enogastronomico inteso come uno degli aspetti principali del modello di sviluppo che Angelo Vassallo ha ideato e applicato con la sua azione amministrativa. Un percorso non isolato perché “il turismo – come racconterà il Sindaco Pescatore in un’intervista del 9 luglio 2010 – oggi è un contenitore da riempire con contenuti validi”. La gastronomia andrà, quindi, ad incrociarsi con un percorso culturale grazie al progetto del “centro studi intorno alle risorse del cibo, perché siamo un popolo che vive con l’agricoltura e che conserva una forte tradizione rurale” e con un percorso storico che, con mirati progetti di valorizzazione dei patrimoni di utilità comune, vedrà tornare alla luce luoghi di grande valore, come i castelli di Pioppi e Pollica.
Il valore di questi beni immobili si moltiplicherà nel tempo. Il castello Vinciprova a Pioppi oggi ospita, oltre al Museo Vivo del Mare, il Museo Vivente della Dieta Mediterranea, scrigno di un’esauriente raccolta di documenti cartacei e visivi sul tema dell’alimentazione mediterranea e cilentana e dei suoi prodotti. Questo progetto rapirà letteralmente Yin Xing Fu, sindaco della cittadina cinese di Gaochun. A maggio 2007 i giornali riportavano:
“Tutti pazzi per la dieta mediterranea, soprattutto in Oriente. […] Un interesse tanto alto per la dieta nota tutto il mondo che oggi il sindaco Yin Xing Fu, è stato ricevuto, al comune di Pollica, dal sindaco Angelo Vassallo per siglare un accordo di gemellaggio con il centro cilentano, famoso per il suo mare cristallino ma soprattutto per essere stata la patria adottiva di Ancel Keys, padre della dieta mediterranea. Tutto sarebbe nato nei mesi scorsi, quando in seguito alla consultazione del sito del comune di Pollica, il sindaco di Gaochun, tra i centri più ecologici della Cina, è stato rapito dalla filosofia della dieta mediterranea. Un amore a prima vista, insomma, grazie al quale il Cilento e la Cina avvieranno a breve una serie di scambi commerciali, sociali e culturali”.
Commenterà il sindaco Angelo Vassallo:
“Il gemellaggio vuole innanzitutto contribuire alla conoscenza e allo studio dei prodotti della dieta mediterranea. Ci siamo impegnati con il comune di Gaochun a presentare già da subito programmi di interrelazione per gli studi in materia da diffondere nelle scuole della popolazione cinese. Ovviamente, un accordo del genere significa anche nuove occasioni di crescita”.
Un accordo di gemellaggio che non si esaurisce qui e che genera una serie di esperienze di forte valore culturale. Dopo il viaggio di Angelo Vassallo in Cina, il 26 luglio 2008 a Pollica fece tappa la delegazione di 12 studenti cinesi, selezionati tra oltre 1200 giovani e provenienti dal comune gemellato di Gaochun per conoscere il territorio cilentano. Angelo Vassallo si informa, approfondisce, si interroga continuamente. Va oltre. “Come si può non collegare la comunità del cibo alla comunità dei saperi?”, così nel 2006 si fa promotore del “porto dei sapori”, un’iniziativa dedicata al mare e alla pesca. “Sempre più difficile – commenterà Angelo Vassallo con i giornalisti – è convincere le nuove generazioni a non abbandonare un’attività, la pesca, che tanto ha significato per i nostri centri. Anche in quest’ottica si muovono diverse nostre iniziative”.
Su questo tema Angelo Vassallo ritornerà nel 2010 durante il convengo delle CittaSlow:
“Io, per esempio, sono un sindaco che tutti conoscono come pescatore, perché ho fatto il pescatore fino al 1995. Possiamo prevedere che, ormai tra dieci anni, ad Acciaroli non ci saranno più pescatori perché la pesca non si insegna all’università e i giovani non si avvicinano a questo mestiere. Allora ecco ben venga il presidio per le alici di menaica, così noi li avviciniamo al mare. Tendiamo un filo di speranza per tenere in vita la nostra esperienza e la nostra tradizione”.
A proposito della perdita dei saperi, sempre nel 2010 Angelo Vassallo parlerà così:
“In questi anni abbiamo perso tantissimo. Negli studi che effettuiamo sulla nostra comunità emerge che ormai la dieta mediterranea non la applica quasi nessuno, pochi. Abbiamo perso questa buona abitudine. Da qui l’emergenza di ritornare nelle scuole, di fare educazione. L’obesità nei bambini oggi è un grande problema da non sottovalutare. Un bambino sovrappeso oggi diverrà sicuramente un obeso. E sono patologie che aumentano sempre di più”.
Centrale è, nel modello di sviluppo del Sindaco Pescatore, il ruolo della conoscenza e della concretezza. Spiegherà nel 2009 a margine di un incontro sulla dieta mediterranea:
“Se noi facciamo tanti convegni e poi non siamo consequenziali nel senso che non applichiamo quello che gli scienziati ci dicono e che noi condividiamo, allora io dico che perdiamo tempo! Al convegno ho detto chiaramente che delle volte vado all’isola ecologica e scopro che ci sono delle montagne di lattine di olio di semi, che certamente non sono portate lì dai privati ma da tutti quelli che conducono un’attività legata all’ospitalità, come alberghi, ristoranti e via dicendo. Siccome l’olio è l’alimento principale della dieta mediterranea, a questo punto dobbiamo dedurre che la dieta mediterranea, di cui l’olio è appunto l’alimento principale, su questo territorio non viene applicata!”
Nel 2010, ad Abano Terme per il congresso delle CittaSlow, Angelo Vassallo racconterà:
“Noi siamo quelli che ogni volta che facciamo un progetto di sviluppo rurale non dimentichiamo mai le eccellenze. Siamo quelli che mettono a disposizione dei contadini le piazze, in forma gratuita, per la vendita dei propri prodotti. Siamo quelli che hanno inventato il mercato del contadino, la cosiddetta filiera noi l’abbiamo accorciata. Siamo quelli che in momenti di crisi non fanno pagare le tasse ai contadini”.
Un sogno e un impegno inarrestabile, oltre ogni confine: il 13 marzo 2010 le quattro comunità emblematiche (Cilento per l’Italia, Koron per la Grecia, Sorìa per la Spagna e Chefchaouen per il Marocco) si riunirono in Marocco per firmare la Dichiarazione di Chefchaouen a sostegno della candidatura della dieta mediterranea come patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. Ognicomunità aveva presentato una singola città rappresentativa, la spinta propulsiva di Angelo Vassallo anche questa volta andò oltre: egli propose di candidare non solo Pioppi, frazione di Pollica e culla della dieta mediterranea in quanto lì per trent’anni aveva vissuto e studiato Ancel Keys, ma suggerì il riconoscimento dell’intero territorio del Cilento.
Commenterà Angelo Vassallo, tra i promotori della candidatura:
“Questa è un’altra tappa del percorso che abbiamo iniziato anni fa e che abbiamo seguito con convinzione. La dieta mediterranea è uno dei biglietti da visita del nostro territorio. A settembre era già prevista una manifestazione sul tema della dieta mediterranea come già avviene da tempo e sarà l’occasione per ragionare e gioire anche dell’ammissione tecnica espressa dall’UNESCO. L’ingresso nella lista dei beni immateriali non potrà che essere una festa e l’occasione per ribadire l’importanza di uno stile di vita e di alimentazione come aveva indicato Ancel Keys proprio qui a Pioppi 40 anni fa”.
Angelo Vassallo, barbaramente ucciso il 5 settembre 2010, non potrà gioire del riconoscimento della dieta mediterranea tra i patrimoni dell’umanità, avvenuta il 16 novembre 2010 a Nairobi, un traguardo e un successo che sarà dedicato, dall’allora ministro alle politiche agricole, alla memoria del Sindaco Pescatore. Come non potrà vedere la realizzazione del “Centro internazionale di studi per la dieta mediterranea”, con sede nel castello di Pollica. Quello che lui aveva pensato, guardando soprattutto ai suoi giovani, come luogo di ricerca e studio della cultura della dieta mediterranea.
E allora, vi chiederete, perché oggi abbiamo voluto raccontare, con questo articolo, il suo impegno per la promozione della dieta mediterranea? Perché vogliamo ricordare a chi, a Milano e non solo, parla di dieta mediterranea di non dimenticare, volutamente, Angelo Vassallo. Perché mentre molti non sapevano nemmeno l’esistenza della dieta mediterranea, nostro fratello Angelo spiegava questo stile di vita nelle scuole a Gaochun, in provincia di Nanchino, invitato dal sindaco Yin Xing Fu. Eravamo nel 2007 e tanti dormivano. Angelo Vassallo promuoveva lo sviluppo non di Pollica ma di un intero Paese.