Scandalo Hera già denunciato da un'Altra Hera e dall'Altra Emilia-Romagna

18 Novembre 2014 /

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Heradi Lorenzo Alberghini, candidato alle regionali con L’Altra Emilia Romagna
Hera: la multiutility di successo di Bologna che gestisce gas, luce, acqua e rifiuti nella città. La sua sede è da 10 anni nell’area Berti-Pichat tra Porta San Donato e Porta Mascarella. Nell’ultima puntata di Report è “saltato fuori” che il territorio sul quale Hera sorge e dà lavoro a 700 dipendenti è ricco di idrocarburi, non è ancora stato bonificato e che i vertici della società sono stati in affari, a loro insaputa, con la famiglia camorrista dei Cosentino.
Il Comune di Bologna, principale azionista di Hera, dichiara di non sapere nulla. Ma c’è chi denuncia da tempo il fatto che la multiutility fosse una Spa anomala e che i conti non tornassero: la rete di attivisti un’altra Hera, alla quale hanno partecipato alcuni candidati dalla lista l’Altra Emilia-Romagna. I problemi di debito di Hera erano ormai noti, e soprattutto il fatto che i loro amministratori, che come si evince dalla puntata di Report sono tutti consiglieri comunali o segretari del Pd, erano lì non per meriti ma per appartenenza al partito.
Nonostante il Comune di Bologna dichiari di non sapere nulla, le voci di un’Altra Hera si fanno sentire ormai dal 2009. E la qualità degli amministratori della nostra città è peggiorata negli anni. Un altro caso noto di amministratore politico premiato nonostante i disastri economici che ha causato alle casse pubbliche, è quello di Francesco Sutti, ex presidente dell’ATC di Bologna. Anche lui è stato nominato dall’allora sindaco Cofferati all’interno del Cda dell’Hera con 100mila euro all’anno: ubbidente al suo partito, andrà a processo nell’ambito dell’inchiesta sul People Mover. Alla nascita di TPER Sutti ha trovato un’altra cospicua retribuzione all’interno della cooperativa di costruzioni Cesi di Imola che è poi fallita e che, guarda caso, risultava assegnataria di alcuni appalti nell’ambito del progetto Civis.

Ciò che chiediamo subito è un intervento di bonifica dell’area per evitare infiltrazioni nelle falde acquifere. E poi, basta con questa amministrazione del denaro pubblico. Dalla puntata di Report si evincono chiaramente diverse cose: che l’assessore comunale Gabellini evidentemente non conosceva l’argomento, che Tomasi Di Vignano, presidente dell’Hera che guadagna 1.500 euro al giorno, non può continuare a dirigere Hera, e che l’ubbidiente consigliere comunale renziano Zacchiroli dovrebbe pensarci meglio prima di rilasciare alcune dichiarazioni. Ancora una volta il PD dichiara la sua incoerenza e incapacità a governare.
Le elezioni regionali sono l’occasione per cambiare questi amministratori politici del PD perché ora un’alternativa credibile esiste ed è l’Altra Emilia-Romagna, lista civica che nasce per ascoltare i diritti dei cittadini che non possono più essere rappresentati da politici come questi. Ma evidentemente c’è anche chi non vuole ascoltare loro, i candidati dell’Altra Emilia-Romagna. Sky Tg24 mercoledì 19 novembre presenterà un confronto tra 4 dei 6 candidati alle elezioni regionali: non sono stati invitati Cristina Quintavalla dell’Altra Emilia-Romagna e Maurizio Mazzanti della lista Liberi Cittadini.
In tutta questa campagna, è risultata evidente l’esclusione dei media nei nostri confronti, eppure le nostre voci si sentiranno lo stesso col risultato delle urne.

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