di Noemi Pulvirenti
Contenitore di miliardi di “contenuti” e colosso consolidato di una nuova forma di intrattenimento. Stiamo parlando di Youtube, nato nel 2005 dalla mente di Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim che per primi caricarono un video che ritraeva Jawed in uno zoo. A distanza di 10 anni, questo canale si è trasformato insieme a Google (non a caso è ormai un suo figlio) per diventare il più grosso depositario di filmati di qualsiasi genere: dal tutorial che ti insegna a fare di tutto, alla musica e reperti cinematografici, all’egocentrismo di massa, alla storia e ai ricordi visivi degli ultimi ottant’anni.
In questo mare ci sono alcuni pesci che riescono a catturare l’attenzione e il consenso del pubblico. Parliamo infatti dei youtubers che raggiungono cifre di iscritti ai lori canali da capogiro. Diversi tra loro nei generi hanno però in comune alcune cose; sono giovanissimi e di età compresa fra i 17 e i 25 anni, ragazzi che sono nati e cresciuti nel pieno dell’era digitale. Totalmente diversi dalla generazione di noi trentenni che hanno avuto il loro primo cellulare (i più fortunati) all’incirca nel 1998 con i primi nokia 5110 dalle cover interscambiabili e colorate. Nonostante lo scarto anagrafico con questi ragazzi non sia molto, loro hanno avuto un impatto più veloce con la tecnologia. Già all’età di 15 anni sono capaci di creare video, di usare programmi avanzati di montaggio, e si lanciano così alla ricerca della popolarità.
Chi sono? Lo youtuber più famoso del canale è un ragazzino svedese di nome Felix, in arte Pewdiepie, che con il suo canale ha raggiunto 29.728.610 iscritti. Per rendere reali questi numeri è come se si fossero iscritti tutti gli abitanti di Mubai. Pagato – anzi strapagato – dalle major, è partito pubblicando semplici video di partite di videogames per poi passare ai video di coppia con la sua fiamma italiana, Cutepiemarzia che, dopo aver girato un paio di video con il fidanzato, si è aperta un canale tutto suo e ha raggiunto 4.088.404 iscritti. Entrambi parlano un ottimo inglese e hanno saputo guadagnarsi una fetta molto ampia di share.
I giovani italiani che hanno tentato di emulare lo svedese Felix hanno raggiunto numeri inferiori ma in ogni caso stellari. Tra loro il più famoso è Favij che ha 19 anni e ha preso la maturità quest’anno. Questo ragazzo di Borgaro Torinese ha iniziato su youtube giocando ai videogiochi su un canale di shared games. I numeri di iscritti cominciano ad aumentare insieme ai commenti e i mi piace. Oggi Favij ha 1.028.860 di iscritti, come se tutta Torino si fosse iscritta.
In tanti tentano di emularli, chi spinto dalla ricerca di popolarità e chi pensa ai guadagni che potrebbe ricevere grazie alla monetizzazione della pubblicità. Infatti i benefici che si ottengono dai click sono soltanto i potenziali iniziali di chi prova a diventare una celebrità. Perché se è vero che ad ogni visualizzazione corrisponde una percentuale infinitesimale di guadagno è anche vero che poterci guadagnare davvero – giocare in serie A – non è per tutti. Poi intervengono i contratti, marche che come sciacalli tentano di inserirsi in modo lecito. Questo perché ormai chi è arrivato in alto ha un vero pubblico, e tutti sono dei potenziali compratori.
Milioni di iscritti : Consenso = Soldi : Pubblicità
Ma vengono pagati per fare esattamente cosa? E soprattutto perché milioni di persone li guardano?