Firenze, famiglie accolgono inquilini in difficoltà: una stanza in cambio di aiuto per le bollette

26 Giugno 2014 /

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La casa è di chi la abita - Foto di Dario BornAgain
La casa è di chi la abita - Foto di Dario BornAgain
di Redattore Sociale
Sono circa 100 gli inquilini a Firenze che hanno aperto le loro case gratuitamente a persone o famiglie in difficoltà. È successo grazie al progetto ‘Abitare solidalÈ promosso da Auser Abitare Solidale, che crede fortemente in questo progetto. “Tra il proprietario dell’appartamento e il nuovo inquilino c’è un rapporto di reciprocità – ha detto il responsabile del progetto Gabriele Danesi – Il primo offre gratuitamente una o più stanze del suo immobile, il secondo aiuta il proprietario nella cura della casa pagando le bollette”. Questa mattina si è parlato di queste tematiche in un convegno all’auditorium Sant’Apollonia di Firenze.
Un progetto in cui crede anche la Regione Toscana: “Questi numeri – ha detto la vicepresidente e assessore al welfare Stefania Saccardi, presente al convegno – confermano l’importanza di questo progetto, è un modo innovativo e originale per dare risposte all’emergenza abitativa”. Ecco perché l’amministrazione regionale “intende sostenere questo progetto, anche economicamente, affinché si possa estendere in tutta la regione”. La vicepresidente Saccardi ha annunciato anche altri interventi in tema casa: “Abbiamo intenzione di utilizzare gli immobili privati invenduti in case popolari attraverso accordi con tra pubblico e privato”.

Al convegno ha partecipato anche Federico Gelli, presidente del Cesvot, il centro servizi volontariato toscano che ha lanciato la prima ricognizione in Toscana sul tema dell’abitare solidale allo scopo di mappare le associazioni e gli enti non profit che promuovono iniziative e progetti su housing sociale, cohousing, condomini solidali, autocostruzione. La mappatura è parte di un progetto più ampio con cui Cesvot, in collaborazione con la Scuola Sant’Anna di Pisa, intende sviluppare una rete toscana dell’abitaresolidale e supportare con interventi ad hoc le associazioni di volontariato attive in questo ambito. Le informazioni raccolte con la mappatura saranno utilizzate per facilitare l’organizzazione di incontri tematici sul territorio, durante i quali le associazioni e gli enti interessati potranno confrontarsi e scambiarsi esperienze e buone prassi. Il progetto Cesvot ha infatti l’obiettivo di costruire sul territorio toscano una rete di soggetti del volontariato e del terzo settore impegnati a ridurre i problemi abitativi e a promuovere nuove forme di convivenza solidale.
Questo articolo è stato pubblicato da Redattore Sociale il 25 maggio 2014

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