Bologna, e il 22 maggio c'è la meravigliosa notte del rifugio

20 Maggio 2014 /

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di Noemi Pulvirenti
Il Festival Porte Aperte, che si svolge a Bologna dal 17 al 25 maggio, nasce da un percorso volto a coinvolgere e mettere in relazione sia gli ospiti delle strutture che gli operatori e la cittadinanza. Per poco più di una settimana all’anno, le strutture di accoglienza si aprono alla cittadinanza con eventi, spettacoli, occasioni di approfondimento culturale e iniziative di carattere sociale.
Tra le tante iniziative del festival, giovedì 22 maggio avrà luogo la Meravigliosa notte del Rifugio, a partire dalle 18.30 la struttura in via del Gomito 22/2 ospiterà la presentazione dei laboratori del Servizio di Mediazione culturale della Casa circondariale di Bologna e uno spazio per bambini con giocolieri e clown. Alle 20.30 seguirà la narrazione/concerto del libro “La meravigliosa vita di Jovica Jovic” di Moni Ovadia e Marco Rovelli, con Marco Rovelli e il musicista serbo Jovica Jovic.
Per chi non lo conoscesse Jovica Jović Balval è nato nel 1953 da una famiglia di musicisti rom. A 18 anni ha deciso di cercare fortuna in altri paesi che potessero offrirgli maggiori possibilità della Serbia. Dal 1971 al 1996 ha fatto il musicista in vari paesi d’Europa. Jovic è un serbo di etnia rom e per tanto tempo ha avuto una doppia vita. Quella ufficiale, sui palchi di mezza Italia con la sua band “I Muzikanti” a fianco ad artisti internazionali e quella da clandestino, cominciata nel 2007 e passata a nascondersi fra un accampamento e l’altro. Con un’unica colpa: avere un visto scaduto. Ora non è più clandestino.

Il festival vuole essere un percorso culturale che parte davvero dal “basso”: dalla terra, dalla strada, dal cammino, dalla fatica quotidiana. Un “basso” che interroga l’alto”; la cultura, il sapere, il benessere. Così, attraverso incontri, dibattiti, giochi, mostre e spettacolo si cercherà di immaginare/creare un “ponte” ideale-reale tra il “dentro e il fuori”, tra i “margini e il centro”, tra la “fragilità e la solidità”. Un ponte sul quale e nel quale costruire percorsi di cambiamento e responsabilizzazione reciproci.
L’appuntamento rientra nelle attività del progetto europeo “Roma Matrix” finalizzato a contrastare il razzismo, l’intolleranza e la xenofobia verso rom e sinti, favorendone l’integrazione attraverso un programma di azioni da realizzare in diversi Paesi europei. Basato su un partenariato di 19 organizzazioni di 10 Paesi UE, il progetto è iniziato ad aprile 2013 e terminerà a marzo 2015, cofinanziato dal Programma Europeo Diritti Fondamentali e Cittadinanza.
In particolare il Comune di Bologna è attivo per contrastare la discriminazione di Rom e Sinti attraverso spettacoli, concerti, mostre fotografiche e conferenze che verranno programmati in varie occasioni durante il 2014 ed il 2015.
Informazioni sulla rassegna si possono trovare sulla pagina del Festival o sul blog.

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