La musicista Laura Trapani, direttore del circolo Arci per la divulgazione artistico e musicale nel Frignano ritorna a proporre la stagione concertistica dell’alto Frignano; ogni sabato alle 18 al castello di Pavullo fino al 27 luglio.
“Il mio intento – dice la musicista – è avere un occhio attento e alla qualità culturale dei concerti che il mio festival propone. La musica è argomento delicato, specie in questo momento di politiche di tagli. L’organizzazione di festival come il mio segue iter durissimi e travagliati e occorre dare merito a quei musicisti che per amore della musica e della cultura prestano il loro tempo, il loro talento e la loro passione alla mia rassegna. Organizzare delle iniziative che premiano il talento artistico è diventato molto faticoso in Italia,specie per le donne. Talvolta le proposte innovative sono viste come segno di diversità che induce preoccupazione, sia per noi artisti che invece dovremmo cercare continuamente un nuovo linguaggio tecnico-espressivo, sia per il pubblico che così viene privato del privilegio di sviluppare il proprio gusto musicale al di la di scelte banali”.
“L’evoluzione, i nuovi saperi”, prosegue Laura Trapani, “possono indurre timori e malumori e quindi talvolta certi progetti innovativi,di grande rilevanza anche internazionale, non ottengono i finanziamenti necessari per essere realizzati. Purtroppo i primi finanziatori in Italia sono le fondazioni, enti molto importanti per la formazione della cultura nel territorio, perché detengono il portafoglio e il potere, ma che spesso non hanno strumenti culturali idonei a promuovere l’evoluzione del gusto e le cui scelte, spesso, sfuggono a qualsiasi controllo da parte della comunità degli artisti e della comunità locale. Il pubblico ha bisogno anche di nuove sperimentazioni; occorre divulgare il nuovo linguaggio il nuovo suono,pena la regressione. Anche i grandi del passato, da Mozart a Varèse a Berio, erano dei grandi innovatori. Purtroppo, l’intento comune oggi è di non far sapere cosa può essere e come può essere meraviglioso il nuovo e il diverso, quando invece accogliere e fare propria la novità e la diversità potrebbe essere per tutti noi una grande occasione di crescita intellettuale e non solo in musica ma nella vita in generale”.
Crescere far conoscere confrontare e sviluppare nuovi linguaggi umani espressivi è basilare e possibile nell’era della rete e dell’evoluzione multimediale. Quest’anno, malgrado la crisi e le difficoltà, grazie al contributo di Antares-Arcimodena, dell’assessorato alla cultura di Pavullo e della regione Emilia Romagna ogni sabato di luglio verranno eseguiti dei concerti al castello di Pavullo nel Frignano con formazioni diverse. Il 20 luglio il programma prevede musica barocca con musiche Bach, Corelli e Vivaldi per flauto e cembalo,il 27 luglio sempre al castello un programma per flauto e pianoforte da Frank a Casella. Infine verrà dato spazio anche a musiche di Verdi visto che ne ricorre il bicentenario della nascita e saranno proposti brevi brani di musica contemporanea. L’ingresso ai concerti è gratuito.