"No nazi in my town": da Rimini all'Europa il ritorno dell'estrema destra e le risposte dell'antifascismo

5 Novembre 2012 /

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di Angelica Erta
Nella Grecia a rischio default si assiste all’irresistibile ascesa di Alba Dorata. La Troika impone l’austerity, il governo greco ormai orfano di sovranità cede su tutti i fronti mentre le squadracce del partito di estrema destra moltiplicano i raid dei suoi militanti in divisa. Immigrati, gay, attivisti e giornalisti non allineati sono potenziali obiettivi. Alcuni iniziano a domandarsi se la Grecia sia ancora una democrazia, ma il consenso intorno al partito cresce, mentre la polizia ellenica sembra assecondarne le mosse. Dal 7% delle elezioni di maggio, che consentì ai suoi esponenti di sedere in Parlamento, al 15% odierno secondo i sondaggi. E se la Grecia rappresenta il parossismo della malattia, è pur vero che il filo d’odio corre veloce anche nel resto dell’Europa dove si osserva un’ascesa dei movimenti e dei valori neofascisti.
È in questo quadro che ha attecchito Forza Nuova, partito antisistema che si mostra come il difensore più puro dell’identità nazionale. Lo schema si ripete in tutta Europa. Le infrastrutture e il welfare vengono distrutti e i movimenti di estrema destra fanno proselitismi, intrecciando l’ideologia razzista e xenofoba ad analisi socioeconomiche semplificate, chiedendo il ritorno di regimi protezionisti e nazionalisti contro il ‘nemico’, l’immigrato o il rom che rosicchia il benessere degli autoctoni. Connessioni fra crisi economica e revival del nazionalismo (e della xenofobia?) tracciate anche dal convegno di forza Nuova dell’8 novembre prossimo, a Rimini, dal titolo “Crisi economica e crisi della nazione. Quale futuro?”

“Gran ospite” della serata Roberto Fiore, segretario di Forza Nuova che ha fondato con Massimo Morsello. Non vi è dubbio che Fiore vanti una storia coerente nell’estremismo di destra. Tra i fondatori del movimento politico Terza Posizione – poi sciolto perché d’ispirazione neofascista – e sospettato, per quanto poi assolto, di essere implicato nella strage di Bologna e nel terrorismo nero degli anni Settanta, lasciò l’Italia per l’Inghilterra; arrestato a Londra il 12 settembre dell’82 per i reati di banda armata e associazione sovversiva, e poi rilasciato in quanto la magistratura britannica ne volle negare l’estradizione per i reati di natura politica (il giorno precedente era stato arrestato Morsello) torna nel Bel Paese, con pena prescritta, dove ricicla le sue teorie nella nuova formazione.
Seppur con intensità differenti, l’onda xenofoba che prende piede in Grecia, Germania, nell’Est Europa e in Italia, con movimenti come Forza Nuova e CasaPound, è la stessa. È l’11 dicembre 2011 quando un estremista di CasaPound uccide a Firenze due ambulanti senegalesi prima di togliersi la vita. La follia sarebbe stata innescata da un diverbio. Per molti non è follia, è razzismo. Sono i giorni in cui tutti si affannano a prendere le distanze dal gesto omicida; ma poi, passato il momento dell’unanime condanna, continua, anche sul nostro territorio, lo stillicidio di manifestazione xenofobe. 18 marzo 2012, corteo di Forza Nuova presso il campo Sinti di Riccione; 31 marzo 2012, rubata la pagina di OccupyRimini, gli amministratori di destra impostano come copertina una foto di Mussolini e Hitler, come immagine profilo il logo di “Anti – antinazi”; 10 aprile 2012, Cattolica, nuova aggressione di migranti, accoltellati e seguiti da un gruppo di naziskin. E l’elenco continua fino ad oggi.
Qualche giorno fa il premier ellenico, di fronte alla richiesta di nuovi tagli da parte della Troika, aveva avvertito: “Consegnerete la Grecia al fascismo”. In Italia la crisi e l’esasperazione sono minori, ma i rigurgiti di intolleranza fascista rischiano di fare breccia anche da noi. Contro questo purismo identitario, tanto allettante in tempi di crisi e capri espiatori, si battono gli attivisti riminesi della campagna “No nazi in my town”. Oggi l’occupazione simbolica dell’hotel Vannucci – che dovrebbe ospitare il convegno di Forza Nuova l’8 novembre – con cui si chiede al proprietario di fare un passo indietro ed annullare la disponibilità ad ospitare l’incontro. Se così non sarà l’invito rivolto a tutti i riminesi è di partecipare alla manifestazione “L’otto contro Forza Nuova” che si terrà lo stesso giorno alle 18,30, con partenza da Piazzale Marvelli.
Contro le politiche di austerità e il neofascismo incipiente la sinistra europea dei movimenti lancia la sua sfida il 14 novembre. Dopo Occupy Wall Street, nel vecchio continente arrivano nuovi hashtag: Verso il #14N #occupyeurope! #FuckFascism #occupyHotelVannucci. Per non lasciare all’estremismo di destra il potere di farsi leggere come unica opposizione al capitalismo sovranazionale dei mercati, per evitare che chi fa leva sulla crisi infondendo odio abbia la meglio.

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