Questa mattina tutte le rappresentanze sindacali rappresentate in Tper, la nuova azienda di trasporto pubblico regionale nata da una fusione tra Atc e Ferrovie Emilia-Romagna, hanno occupato la presidenza, esigendo un incontro con la presidente Giuseppina Gualtieri. E’ dalla nascita di Tper che i sindacati denunciano una scarsa volontà di dialogo da parte dell’azienda. L’ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la questione delle buste paga.
A Febbraio 2012 l’azienda unilateralmente informa i lavoratori con un comunicato che da quel momento in poi la busta paga sarebbe stata pagata il 10 del giorno successivo, con un acconto versato nella classica data del 27.
Per agevolare questo passaggio, l’azienda fa un pasticcio, versando 900 euro lordi una tantum di anticipo su “future competenze” che si trasforma nei fatti in una sorta di prestito non richiesto, da restituire in nove rate da 100 euro.
900 euro che hanno fatto lievitare l’aliquota Irpef dal 27% al 38%, comportando una perdita media in busta paga intorno ai 150 euro, denunciano i sindacati.
Da quel momento le buste paga di Tper diventano un rompicapo per solutori più che abili. Nello stesso documento, recapitato il 10 del mese successivo, l’azienda calcola infatti il conguaglio mensile dello stipendio e la quota mensile di restituzione dei 900 euro. L’acconto del 27 viene semplicemente versato in banca tramite bonifico.
«Il lavoratore ha la sensazione che la sua busta paga sia diventata un rebus – spiega Gianni Cremonini, Usb- E’ sempre più difficile in Tper capire quanto prendi di stipendio».
Un problema non molto complesso, ma che è diventato un problema per la non volontà da parte dell’azienda di discutere con i sindacati.
«Per avere risposte siamo stati costretti di occupare la presidenza. La questione delle buste paga è un esempio di come stanno funzionando i rapporti tra azienda e sindacato. L’azione di stamattina aveva il senso di dire: Basta con queste piccole provocazioni» conclude Cremonini.
L’occupazione si è protratta per un paio d’ore, concludendosi con un incontro al quale hanno partecipato la presidente e il direttore del personale. La Gualtieri ha promesso che avrebbe fatto delle “verifiche” sul tema delle buste paga.