Viaggio fotografico all'interno del Cie di Bologna

26 Maggio 2012 /

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Ingresso1Ingresso2Cpt sul campanelloPrimo piazzale internoBraccio MaschileCorridoio1
Braccio femminileStanza donne1Cortile reparto donneDonne in attesaLetti di cementoCamera donne
DSCN0041Sala tvFoto alle paretiDSCN0044Cortile uominiIncendio per fuggire
Materassi gomma piumaDietro le inferriateLa moscheaUfficio progetti sociali
Cie Bologna, un set su Flickr.

Il Cie di Bologna è una delle 13 strutture italiane in cui vengono trattenuti, in attesa di identificazione o espulsione, i migranti che vengono trovati in Italia senza documenti. La struttura ha una capienza di 95 posti. Ieri, quando lo abbiamo visitato, erano in 58: 32 uomini e 26 donne. E sono proprio le donne a raccontare le storie più incredibili: lontane dai propri figli, sono spesso vittime di tratta, richiedenti asilo o, semplicemente, badanti che, lavorando “in nero”, non hanno diritto o hanno perduto il permesso di soggiorno. Ci sono poi le rom che un documento non l’hanno nemmeno mai avuto o le profughe dall’ex Yugoslavia che spesso non sono figlie di nessuno Stato poiché, per esempio, né la Bosnia né la Croazia le riconoscono come proprie cittadine.
A breve le testimonianze che abbiamo raccolto.

Tramite Flickr:
Viaggio all’interno del centro di identificazione ed espulsione di Bologna

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