Occorre riconoscere che una autodifesa a oltranza, come quella che La Presidente del Consiglio sta opponendo, al disfacimento del suo governo, per le condizioni penose in cui si trovano ormai i “pezzi pregiati” del dicastero è inquietante e commovente allo stesso tempo.
Colei che quand’era all’opposizione non faceva sconti a nessuno, che marciava feroce su Bibbiano, e perfino vi bivaccava, per chiedere la testa dell’intera giunta comunale colpevole di torbide pratiche di espropriazione dei minori alle famiglie (tutti alla fine scagionati).
Era la Giorgia che mostrava orgogliosa sugli stendardi di partito, la testa decapitata della ministra democratica Josefa Idem, costretta a dimettersi per una minima vicenda ICI, che chiedeva (ed otteneva) le dimissioni della ministra Federica Guidi per una vicenda di affari economici del fidanzato in cui si sospettava per una telefonata un conflitto d’interesse.
Allora la spietata Saladina apostrofava arcigna: “vè vìktis” “guai ai vinti”.
Ora invece, come una chioccia amorosa e protettiva, copre sotto il manto delle sue larghe maniche, avvolti nell’infinita presunzione d’innocenza, tutti i fratellini e sorelline d’Italia nei guai.
Ultimo il giulivo ministro gaffista Sangiuliano, alle prese con una Boccia alquanto tosta ed indigesta perché accampa incarichi e contratti disonorati, ma sono mesi che tiene chiusa e protetta in cabina (balneare) la Santanchè, ministra del turismo alle prese con indagini e prossimi probabilissimi processi per bancarotta fraudolenta e altre malandrinerie.
Per non parlare del cognatissimo d’Italia, il Lollo nazionale che gioca a fermare i Frecciarossa, mentre i due dioscuri, templari del partito e del governo, Del Mastro e Donzelli, sono alle prese con un’altra storiaccia di rivelazioni di segreti giudiziari, usati con la disinvoltura dei calunniatori per infangare esponenti dell’opposizione, robe da mammoletta.
Sono solo i più eclatanti e noti dei molteplici eventi che dimostrano, le caratteristiche umane e politiche più che scadenti di questa classe dirigente, la tetragona prepotenza e la violenta presunzione di impunità che promana dalle sedi di questo governo di estrema destra.
Una difesa chiusa e arcigna, che assomiglia sempre di più alla testuggine simbolo di quella Casa Pound, organizzazione dichiaratamente neofascista, alla quale, insieme ad altre della galassia nera, la fondazione di Fratelli d’Italia sembra abbia fatto pervenire consistenti e indispensabili finanziamenti e chissà cos’altro. Meditate gentes