In ricordo di Massoud Kayhaniazar

di Sergio Caserta /
31 Maggio 2024 /

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Come si fa a ricordare il compagno Massoud, ora che ci ha lasciati all’improvviso, senza provare un senso di commozione e di profondo dolore. Una persona dolce, intelligente, sempre presente a tante iniziative con sua moglie l’insegnante Carla Aiuti. I suoi interventi riflessivi e misurati, il parlare dolce e piano proprio degli orientali, una persona semplice, apparentemente perfino schivo e modesto ed invece un interprete politico colto e fine, di formazione architetto e nella vita venditore di tappeti.

Massoud era nato a Tabriz (Azerbaijan iraniano), era giunto in Italia, passando per Vienna, nei primi anni settanta, ovvero nell’epoca di grandi rivolgimenti con la dittatura dello Scià e la dura repressione degli oppositori democratici, era poi tornato in Iran con Carla ai tempi della rivoluzione, della nascita della repubblica islamica di Khomeini per poi stabilirsi definitivamente in Italia

È stato a lungo un socio molto attivo del manifesto in rete e di altre esperienze di partecipazione come venti pietre, abbiamo promosso insieme più di un evento, in particolare sulla storia e l’attualità dell’emigrazione iraniana e sulla tragedia palestinese. Abbiamo organizzato cene etniche con la splendida cucina tradizionale persiana della comunità iraniana.

Il Covid ci ha tenuti tutti più lontani ma dopo sono tornati lui e Carla a partecipare quando potevano.

Massoud è stato un compagno comunista e anti-imperialista, ha onorato la sua esistenza e ha arricchito dal punto di vista umano e culturale la nostra, di cui gli siamo sinceramente grati, ci mancherà moltissimo e inviamo le più sentite condoglianze a Carla, alle loro due figlie e a tutta la famiglia

Si potrà salutare Massoud domani, 1 giugno, alle ore 13.00 presso la camera ardente del Sant’Orsola (padiglione 18). Le esequie si terranno al Pantheon della Certosa, alle ore 14

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