Da oltre 11 mesi, Patrick Zaky, di nazionalità egiziana ma studente presso l’Università di Bologna, si trova in detenzione preventiva al carcere di Tora, a Il Cairo. Le aspettative positive per l’udienza svolta domenica 17 gennaio sono state deluse: Patrick dovrà restare in carcere altri 15 giorni.
L’udienza domenica 17 gennaio
Nella serata di domenica 17 gennaio, la pagina Facebook “Patrick Zaki libero” ha fatto sapere che lo studente “ha partecipato all’udienza per il rinnovo della sua detenzione, che dura da oltre 11 mesi. La sessione si è svolta alla presenza di una delegazione di rappresentanti dell’Unione Europea, dell’Italia, dei Paesi Bassi, della Francia e del Canada”. Nei giorni scorsi erano circolate notizie di una possibile grazia per alcuni detenuti, in occasione della Festa della polizia, che si festeggia in Egitto il 25 gennaio. Eppure la custodia cautelare di Zaky, che in Egitto può durare fino a due anni, continuerà per altri 15 giorni minimo. Così hanno sentenziato oggi dal tribunale de Il Cairo.
Patrick Zaky: da 11 mesi in carcere
Ne hanno dato notizia l’avvocata di Zaky Hoda Nasrallah, tramite l’Ansa. “Ci si aspettava una scarcerazione”, ha commentato brevemente Hoda Nasrallah.“Dopo 48 ore di crudele attesa, è arrivato l’esito dell’udienza di domenica: altri 15 giorni di detenzione preventiva per Patrick Zaki”. Così su Twitter il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury. Lo studente di studi di genere all’Alma Mater Studiorum di Bologna si trova in detenzione preventiva dal febbraio 2020. Il 7 febbraio dell’anno scorso, tornando in Egitto per una vacanza, Zaky era stato fermato con l’accusa di aver di aver divulgato notizie false sulle proteste contro il capo dello Stato, al Sisi, tenutesi nel settembre 2019.
Patrick Zaky ultime notizie
Il trattamento inumano del 29enne egiziano continua. Domenica sera, la pagina “Patrick Zaky libero” raccontava così l’udienza dello studente: “La corte ha ascoltato la difesa presentata dall’avvocata di Patrick, e poi ha fatto alcune domande a Patrick. La decisione del tribunale sulla detenzione di Patrick dovrebbe essere emessa domani. Vorremmo sottolineare che Patrick è tuttora in aula, da più di 10 ore, e non ha potuto mangiare, bere o usare il bagno. Si trova in condizioni disumane nonostante la sua sessione sia finita, ma è costretto ad aspettare fino alla fine di tutte le sessioni della giornata in tribunale per tornare al suo luogo di detenzione”
Questo articolo è stato pubblicato su Urban Post il 22 gennaio 2021