La tempesta su Capitol Hill smaschera gli Stati uniti

di Peter Gowan /
8 Gennaio 2021 /

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Il fatto che la polizia abbia consentito alla folla di estremisti di destra di entrare al Congresso evidenzia una volta per tutte che gli apparati di sicurezza minacciano la democrazia

Chiariamo subito una cosa: se la polizia federale non avesse voluto fare entrare i manifestanti di estrema destra all’interno del Campidoglio, non lo avrebbero fatto. La scorsa estate la polizia e la guardia nazionale hanno attaccato pacifici manifestanti di Black Lives Matter che osavano avvicinarsi troppo agli edifici federali. Moltissime persone, me compreso, sono rimaste ferite.

La violenza di oggi, aizzata dal presidente Trump e che ha comportato colpi di arma da fuoco e eversori in posa per le telecamere sul podio della Camera dei rappresentanti, non avrebbe valicato la porta dell’ingresso principale senza il consenso della polizia federale. Le autorità hanno opposto una resistenza minima alla marmaglia inviata dal presidente per impedire il conteggio dei voti elettorali. Con poche eccezioni, la risposta è stata semplicemente quella di far passare la folla degli estremisti di destra, di aspettare e vedere piuttosto che prevenire la violenza e la violazione di proprietà federali che si stavano verificando.

La tempesta di oggi ha reso evidente il carattere degli Stati uniti. Non viviamo in una vera democrazia e l’apparato repressivo non si limita ad adottare per coincidenza approcci diversi per i manifestanti di sinistra e di destra. Colpisce brutalmente coloro che minacciano la classe dominante e coccola quelli che non lo fanno.

Se la maggioranza democratica appena confermata lo volesse, potrebbe fare di questo un momento di svolta nella politica degli Stati Uniti – un momento in cui i liberal si rendono conto che la loro passività sarà accolta solo con un’ulteriore escalation, e che ora è il momento di frenare la minaccia della violenza di destra, tra le altre cose epurando lo stato di sicurezza dei simpatizzanti di estrema destra, espellendo i membri repubblicani del Congresso che hanno incitato questa violenza e lavorando per democratizzare la vita economica e politica del paese.

Non possiamo, tuttavia, fare affidamento sullo stesso stato di sicurezza che ha consentito questa debacle per risolverla. Dobbiamo resistere fermamente agli sforzi di aumentare i finanziamenti e i poteri della polizia in nome della lotta all’estremismo, dato che la polizia è dalla parte degli estremisti di destra e posa con loro per fare dei selfie.

Il senato potrà anche riunirsi di nuovo, l’elezione di Joe Biden a presidente potrà essere confermata e l’edificio saccheggiato del Campidoglio potrà essere ripulito. Ma ciò che rimarrà è la consapevolezza che i rappresentanti eletti non sono al riparo dalla violenza di destra e che una folla sufficientemente motivata di rivoltosi di destra può essere autorizzata a minacciare la loro incolumità incontrando una resistenza minima da parte dello stato di sicurezza. Senza un’azione drastica, ciò non è di buon auspicio per nessuno di noi.

Questo articolo è stato pubblicato su Jacobin Italia il 7 gennaio 2020

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