La lettera, scritta in arabo, è stata diffusa su Twitter dagli attivisti della campagna “Free Patrick”. Il giovane chiede anche quando si terrà la prossima udienza del processo. Secondo i suoi avvocati sarà entro la fine del mese.
Una nuova lettera è arrivata dal carcere di Tora, alle porte del Cairo, da Patrick George Zaki, studente egiziano dell’Università di Bologna. Zaki è in carcere da sette mesi con diverse accuse, tra cui propaganda sovversiva e istigazione alla violenza. Il fermo è stato poi trasformato in arresto e prorogato, l’ultima volta a fine luglio, senza che sia ancora stata fissata una scadenza per la detenzione. La lettera, scritta in arabo, è stata diffusa su Twitter dagli attivisti della campagna “Free Patrick”. Zaki chiede la data d’inizio del semestre accademico dell’Università di Bologna, mostrando il desiderio di poter tornare a frequentare l’Alma Mater. Il giovane chiede anche di conoscere quando si terrà la prossima udienza del processo a suo carico.
Secondo gli avvocati di Zaki, la prossima udienza dovrebbe svolgersi nei prossimi giorni, “in qualsiasi giorno degli ultimi dieci giorni di settembre”, come scrivono gli attivisti su Twitter. “Ma non ci sono informazioni precise, poiché stiamo aspettando che gli avvocati conoscano la data esatta” e questo avverrà “un giorno prima che si tenga l’udienza”, spiegano ancora. È stata invece confermata la data di inizio del semestre all’Università di Bologna, che inizierà il 27 settembre. “Patrick spera, e anche noi, di essere in grado di raggiungere i suoi colleghi e di tornare alla sua università”, scrive l’account Free Patrick.
Questo articolo è stato pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 20 settembre 2020