Esiste ancora nell’arco delle forze rappresentate nell’attuale Parlamento italiano un partito o un movimento che sappia far proprio per davvero l’articolo 9 della Costituzione e cioè “La Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione?” Se leggiamo le pagine del decreto per la Semplificazione e le prese di posizione dell’opposizione, siamo portati a dire di no. Il decreto infatti accoglie alcune delle peggiori istanze portate avanti dai governi berlusconiani come l’istituzione del silenzio/assenso per i progetti che devono essere sottoposti alla Valutazione di Impatto Ambientale (VIA), o come una semplificazione delle norme di appalto che assomiglia molto alla sparizione di controlli tecnico-scientifici e finanziari. Uno dei cancri di questo disgraziato Paese è proprio rappresentato dall’illegalità che sfregia da anni le nostre coste, montagne, periferie, con consumi di suolo sfrenati (il doppio delle medie europee), massimamente nelle regioni più sviluppate (Lombardia, Veneto, Emilia), aggravati da politiche regionali più favorevoli agli interessi privati che a quello generale. Così si accresce in modo sempre più drammatico lo sfascio idrogeologico, provocando con la “impermeabilizzazione” dei terreni metropolitani continue alluvioni, causando migliaia di vittime umane e danni economici gravissimi. E contemporaneamente si attacca o si lascia svuotare la bella legge-quadro sui Parchi Ceruti-Cederna che ha portato dal 4 ad oltre il 10 % del Paese le aree protette.
Il decreto sulla semplificazione invece di favorire grandi piani pluriennali di “ricostruzione” strutturale del Paese sui quali organizzare un autentico “esercito del lavoro” (quello pensato da grandi difensori del Bel Paese come Umberto Zanotti Bianco, Manlio Rossi Doria, Adriano Olivetti, Leonardo Benevolo, Italo Insolera, Giorgio Bassani, Antonio Cederna e altri), dà il via libera, col silenzio/assenso e con l’abbassamento dei controlli tecnico-scientifici allo sfruttamento affaristico sul quale prospera la malavita. E adesso apre le porte ad una speculazione cieca anche nei mille e mille centri antichi, nelle mille e mille città murate di origine etrusca, magno greca, romana, celtica, longobarda, consentendo di costruire ex novo nelle loro parti non vincolate. Ben sapendo che – salvo rarissime eccezioni (Urbino) – a partire da Roma, NESSUNO dei centri storici italiani è tutelato interamente, neppure nella parte più antica.
Questa politica di aggressione alle città e al territorio era contrastata, pur fra molte difficoltà, dalla sinistra riformatrice negli anni ’60-’80, dalla legge-ponte per l’urbanistica, dalla legge sulla casa, dai piani di recupero delle città storiche da Bologna di Fanti e Cervellati alla Taranto di Blandino passando per la Firenze di La Pira e di Detti, la Roma di Tor di Nona e di San Paolo Regola (Argan, Calzolari e Insolera). O alla Napoli post-terremoto di Gianfranco Caniggia e di Vezio De Lucia, di Maurizio Valenzi.
La sinistra attuale, o quella che tale ancora si dice, con questo decreto si dimostra purtroppo largamente speculare al centrodestra. Il M5Stelle ha promesso molto e mantenuto poco. Il nostro appello è quindi di necessità drammatico, più drammatico del consueto. È in gioco davvero il presente e il futuro molto prossimo del Bel Paese, la più grande risorsa culturale, e non solo, della Nazione.
Desideria Pasolini dall’Onda, fondatrice di Italia Nostra
Vittorio Emiliani, pres. Comitato per la Bellezza, Gruppo dei 30
Fulco Pratesi, fondatore e Presidente onorario WWF Italia
Paolo Maddalena, giudice emerito Corte Costituzionale
Pier Luigi Cervellati, architetto e urbanista
Rita Paris, archeologa
Bruno Toscano, storico dell’arte e del paesaggio
Vezio De Lucia, urbanista e saggista
Paolo Berdini, urbanista saggista
Furio Colombo, giornalista e scrittore
Carlo Ginzburg, storiografo
Tomaso Montanari, docente Storia dell’arte moderna, Univ. Stranieri Siena
Claudio Meloni, FP Cgil Nazionale
Paolo Liverani, archeologo, Univ. Firenze
Angelo Bonelli, coordinatore Verdi Italiani
Carlo Alberto Pinelli, pres. Mountains Wilderness
Giorgio Boscagli, botanico, già dir. Foreste Casentinesi, fondatore Gruppo dei 30
Francesco Mezzatesta, fondatore LIPU e Gruppo dei 30
Luigi Manconi, sociologo, presidente A Buon Diritto, Comitato per la Bellezza
Paolo Flores d’Arcais, direttore Micromega
Jadra Bentini, pres. Italia Nostra Bologna
Adriano La Regina, archeologo, Accademia dei Lincei
Pietro Giovanni Guzzo, archeologo, Accademia dei Lincei
Mario Torelli, archeologo, Accademia dei Lincei
Luisa Ciammitti, storica dell’arte
Maria Pia Guermandi, archeologa, Emergenza Cultura
Annalisa Maccari, docente di Giurisprudenza, Università Siena
Irene Berlingò, archeologa
Claudio Greppi, geografo, Rete Comitati Toscana
Ilaria Agostini, urbanista Univ. Bologna
Valerio Magrelli, poeta e saggista, Univ. Roma Tre
Sauro Turroni, urbanista e ambientalista
Pancho Pardi, urbanista e paesaggista, Univ. Firenze
Salvatore Giannella, naturalista, storico direttore di Airone
Enzo Pranzini, Univ. Firenze, Dip. Scienze della Terra
Carlo Pavolini, archeologo
Daniele Segre, regista
Raffaele Paloscia, giornalista
Emilio Drudi, giornalista e saggista, esperto migrazioni
Claudia Conforti, storica dell’architettura, Uniroma 2
Andrea Costa, presidente Comitato per Roma 150
Nino Criscenti, autore e produttore televisivo, “Paesaggi rubati”
Natalia Naim, consigliere I Municipio, presidente commissione
Alberto Acciari, organizzatore “Tevere Day” e Museo delTevere
Giuseppe Gherpelli, operatore culturale, già presidente IBC Emilia-R.
Annarita Bartolomei, operatrice culturale
Giulio Cederna, dir. Fondazione Paolo Bulgari sulle diseguaglianze urbane
Letizia Lodi, storica dell’arte
Barbara Fois, saggista
Paola Modesti, Università Bocconi
Anna Marina Foschi,Italia Nostra Forlì, già pres. regionale
Marco Baccianini, saggista e traduttore
Vincenzo Vita, presidente Ass. per il rinnovamento della Sinistra
Luciana Prati, pres. Italia Nostra Forlì
Maria Paola Patuelli, saggista, già assessore Comune Ravenna
Alberto Giuliani, giornalista
Pino Coscetta, giornalista, Amici Orso Bernardo
Salvatore “Citto” Leotta Acireale
Eros Tetti Salviamo le Apuane
Marina Bosaino, insegnante
Maria Ricciardi Giannoni
Giampiero Filotico, grafico, scrittore
Marino Trizio Ass. Città al Plurale-Matera
Daniela Rosa Basile, scrittrice
Luciano Colletta
Marta Calzolaretti, architetto, saggista
Giannetto Fanio, Libera Cittadinanza
Francesco Dessì-Fugheri, biologo, Univ. Di Firenze
Piera Nobili, architetto, S.Alberto Ravenna
Dario Guastini, Pistoia
Questo articolo è stato pubblicato su Emergenza Cultura il 17 luglio 2020