di Sergio Palombarini
Negli scorsi giorni, il 14 maggio 2019, è stato presentato a Bologna, presso la Fondazione forense bolognese, il “Manuale per osservatori internazionali dei processi. La difesa dei diritti umani”. Il testo, edito da Nuova editrice universitaria e dal Consiglio nazionale forense, è stato redatto dagli avvocati Barbara Spinelli di Bologna e Roberto Giovene di Girasole di Napoli.
Entrambi per anni hanno svolto l’attività di osservatori internazionali in importanti processi politici – soprattutto contro avvocati – in Turchia ed in altri paesi, ed alle spalle hanno molte esperienze nazionali ed internazionali in tema di difesa dei diritti umani.Barbara Spinelli, anche per le associazioni Giuristi Democratici e ELDH (European Association of Lawyers for Democracy & World Human Rights) e Roberto Giovene, anche per la Commissione Rapporti internazionali – Mediterraneo del Consiglio nazionale forense, hanno maturato una lunga ed importante esperienza di analisi e divulgazione di vicende – processuali e non – in cui i diritti umani sono violati, ed infine hanno deciso di condividere con i cittadini e gli operatori del diritto le loro esperienze ed i loro saperi.
Ecco dunque il Manuale per la difesa dei diritti umani, un importante vademecum per i così detti “Osservatori internazionali”, avvocati, giudici, giuristi, studiosi e operatori sociali che si organizzano in delegazioni per monitorare dal vivo, “sul campo”, situazioni di paesi esteri in cui si ritiene possano esserci violazioni di diritti umani (con particolare attenzione da parte dei due autori alle realtà processuali, in linea di massima parliamo quindi di processi politici), anche al fine di esercitare pressioni e movimenti di opinione rivolti a questi paesi affinché cambino la loro politica in tema di rispetto dei diritti umani.
All’incontro ha partecipato anche il collega avvocato Andrea Speranzoni di Bologna, nel ruolo non di osserrvatore, ma di protagonista diretto di processi politici nazionali ed internazionali. Speranzoni ha difeso tra il 2005 e il 2015 i familiari delle vittime ed enti pubblici in otto processi per crimini di guerra, tra i quali quelli relativi alle stragi nazifasciste di Marzabotto, di Monchio in provincia di Modena e dell’Appennino tosco-emiliano. Ha difeso e sta difendendo dei familiari delle vittime ed enti pubblici in processi per reati di strage e terrorismo interno. Dal 2013 difende le vittime delle dittature dell’America Latina, ad oggi desaparecidos, di Cile e Uruguay ed ha svolto attività di ricerca della prova in America Latina. È attualmente patrono di parte civile del Presidente della Repubblica dell’Uruguay Tabaré Vázquez nel processo che vede imputati i vertici militari e la cupola politica della dittatura in casi di crimini contro l’umanità perpetrati in Argentina e Uruguay tra il 1976 e il 1978.
Il Manuale è suddiviso in quattro parti. La prima tratta le basi legali dell’attività di osservazione internazionale, e quindi le diverse tipologie di osservazione, gli obblighi degli Stati che “ospitano” gli osservatori (a volte l’ospitalità è un eufemismo), le regole tecniche e comportamentali che ogni Osservatore deve seguire quando è in “missione”.
La seconda parte si occupa specificamente dell’osservazione dei processi, e di tutti gli istituti giuridici (previsti dalle Convenzioni internazionali sulle libertà fondamentali) che l’osservatore deve verificare che siano rispettati, la preparazione della missione, le modalità di formazione della delegazione, e le tecniche di redazione dei rapporti informativi per riferire (alle proprie associazioni ed ordini di appartenenza) dell’attività svolta e di quanto appreso durante la missione.
Si passa poi ad una disamina specifica di 25 Stati presso i quali si sono svolte delle attività di osservazione, nei quali particolarmente intensa è la lesione dei diritti umani, con particolare riferimento all’attività degli avvocati ed alla lesione del diritto di difesa (si parla infatti espressamente di “avvocati in pericolo”).
Infine il Manuale offre una panoramica delle Istituzioni e delle Carte internazionali che presidiano il rispetto e la tutela dei diritti umani, ossia le “fonti” da cui i diritti umani stessi originano. Per chi fosse interessato a ricevere gratuitamente una copia del manuale suggeriamo di contattare la Redazione, segnalando che comunque è possibile – se non vi saranno ostacoli tecnici – che nei prossimi giorni il Manuale sia disponibile anche on line.