di Sergio Caserta
Viviamo un tempo di sconquassi sociali, economici, ambientali e politici. La più grave crisi scoppiata in occidente dopo quella fatidica del 1929, ha mostrato la capacità distruttiva del liberismo nella sua forma estrema del turbocapitalismo finanziario. Una crisi aggravata dalle conseguenze della globalizzazione che avendo spalancato le porte alla concorrenza sfrenata tra imprese e sistemi Paese, ha determinato la caduta delle barriere protettive che avevano garantito bene o male, le condizioni di vita in Europa e in tutto l’occidente.
Abbiamo visto prima crescere impetuosamente la disoccupazione e l’attacco ai livelli salariali con l’espansione incontrollata di tutte le possibili forme di precariato, conseguentemente la riduzione di diritti sociali conquistati con dure lotte nel secolo precedente: le pensioni, la sanità, la previdenza, e perfino la salute e l’istruzione sono diventati sempre più merci da comprare a duro prezzo.
Ora dopo un’apparente breve tregua la crisi è ripartita sotto forma di guerra commerciale, inaugurata dal Presidente degli Usa che per difendere a suo dire l’industria americana, non trova di meglio che imporre dazi ai concorrenti, blocchi e sanzioni ai presunti nemici, muri contro i migranti, rottura di accordi per la limitazione degli armamenti ed il ritorno alla proliferazione delle armi nucleari.
Cosicché la guerra vera e propria, che già si combatte diffusa in tante parti del mondo, non è più una remota possibilità ma assume connotati di uno scenario probabile. In questo contesto chi ne paga le spese, è chiaramente ed inevitabilmente la sinistra in tutto il mondo, in particolare in Europa e ancora più che altrove in Italia, dove allo stato possiamo denunciarne la sostanziale scomparsa.
Sono questi i temi del libro-documento di Paolo Ciofi La rivoluzione del nostro tempo, manifesto per un nuovo socialismo, Editori Riuniti (euro 8.5), di cui discuteremo venerdì 23 novembre, alle 17.30 al centro sociale Giorgio Costa, con la partecipazione di Cristina Quintavalla, Francesco Cerrato e Gianfranco Pasquino.
Ciofi economista, esponente della classe dirigente storica della sinistra italiana, ha ricoperto incarichi di responsabilità nel PCI, in particolare negli anni di Enrico Berlinguer e avendo lasciato il partito dopo gli stravolgimenti conseguenti la Bolognina, oggi è impegnato nell’Associazione per il rinnovamento della Sinistra e presidente dell’associazione Futura Umanità.
Ciofi compie un’analisi attenta di cambiamenti intervenuti negli assetti del capitalismo, delle contraddizioni dell’affermarsi dell’economia liberista, assunta anche da gran parte della sinistra come unico orizzonte possibile, di una modernità auspicabile dopo il crollo dei sistemi socialisti.
Non perde l’autore la convinzione che sia possibile una ripresa, diciamo meglio la ricostruzione di un pensiero e di un progetto di sinistra, ancorato ai valori fondativi del socialismo e guidati dalla bussola della nostra Costituzione, come sistema di principi e norme che delineano una società non capitalistica.
Un dibattito sicuramente interessante per la partecipazione di relatori qualificati, al cui temine come di consueto l’associazione il manifesto in rete propone una gustosa cena, al prezzo contenuto di quindici euro, per finanziare la propria attività culturale.
Prenotazioni e informazioni: 347.49.00.033, ilmanifestoinrete@gmail.com.